Regia di Billy Wilder vedi scheda film
Lei parte col bambino per le vacanze. Lui rimane a casa solo, o meglio solo con una vicina che è uno schianto.
*** ANTICIPAZIONE DEL FINALE *** Celeberrimo questo film di Billy Wilder, non da ultimo per la presenza di una Monroe più affascinante che mai e per la famosa scena delle gonna sollevata dall'aria della metropolitana.
Che dire, però, del film in sé? Secondo me non è tra i migliori del regista, forse perché soffre di una forte impostazione teatrale, che ho notato rivedendolo dopo molti anni esattamente come mi era accaduto la prima volta. La parte nell'appartamento prima dell'arrivo di lei è secondo me un po' stiracchiata e troppo appoggiata sulle spalle di Tom Ewell.
Il punto forte del film sono secondo me i dialoghi, e la disanima sincera e impietosa delle debolezze maschili davanti a una bella donna, come del semplice comportamento del marito quando la moglie non c'è. Wilder riesce a mettere a nudo i pensieri e i desideri che si affollano nella mente di un uomo in queste situazioni, senza approvarli né criminalizzarli. Sarebbe non sincero negarne l'esistenza, e sarebbe moralistico condannare la persona per lo stesso fatto di averli. Il male sta nel dar loro spazio dentro di noi e nel metterli in atto. Si parla anche del sottile fascino perverso che la commistione di sesso e violenza esercita sugli uomini, e dell'uso che editori e reti televisive ne fanno. Personaggi come il maniaco violentatore di belle ragazze vanno purtroppo a pescare nella parte più torbida dell'essere umano; chi vuole vendere e catturare spettatori l'ha capito, e se ne serve cinicamente.
Il protagonista compie un piccolo cammino sulle montagne russe del desiderio, tra picchi di brama, pentimenti, autogiustificazioni, scivoloni e paranoie mentali. Alla fine sembra ritrovare il binario da cui era deragliato, per restarci con più forza di prima. L'esperienza che ha avuto con l'avvenente vicina è difficilmente classificabile: adulterio? qualche bacetto innocente come tra bambini? adulterio non nei fatti ma col desiderio? Certo è solo che la bella bionda lo sconquassa e lo rivolta come un calzino. Ho trovato divertente, comunque, la storiella di sua moglie su un carro di fieno col bellimbusto di turno.
Quanto a Marilyn, interpreta il personaggio che l'ha resa celebre e che le calza come un guanto: la ragazza bellissima e un po' svampita, un po' ingenua, un pizzico maliziosa, che stende gli uomini col suo fascino quasi senza accorgersene; oppure se ne lamenta un po' infastidita, ma senza vanità.
Pare di vedere anche delle simbologie qua e là, come la famosa pagaia incartata e legata e la bottiglia di latte tra le gambe.
Un po' troppo statico, ma mostra comunque la mano di un grande regista.
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