Regia di Billy Wilder vedi scheda film
Tom Ewell e Marilyn Monroe diretti da Wilder. Non si poteva sbagliare.
Impossibile che qualcuno non abbia ancora visto questo film. D'altra parte, è anche vero che i "giovani d'oggi" snobbano queste commedie classiche americane a favore dei teen-ager movie che hanno spopolato e spopolano tutt'ora, almeno sul loro smartphone. Questo è un film per "vecchietti" come me, che possono ritrovarsi nel personaggio interpretato dal bravissimo Tom Ewell, qui premiato con il Golden Globe. Billy Wilder è il perfetto padrone di casa per questa sceneggiatura tratta da un'opera teatrale, già interpretata sul palcoscenico dallo stesso Ewell. E in effetti si avverte, e in maniera insolitamente positiva, il sapore del teatro nei ritmi, nei dialoghi, e nelle interpretazioni. Cinematograficamente, Wilder si è potuto sbizzarrire nelle fantasie che ossessionano il protagonista, ma per il resto l'intera vicenda si svolge in stile teatrale quasi interamente in un unico appartamento. Di Marilyn Monroe in questo film è stato detto già tutto. Aggiungo solo che qui unisce all'innegabile e fin troppo facile magnetismo della bellezza il più difficile, impegnativo e mai scontato talento di attrice. Un'interpretazione brillante come questa è frutto di grande capacità al pari e forse superiori a quelle di un attore drammatico. Facile cadere nella scadente parodia quando si interpreta un personaggio come quello del film, ma Marilyn è riuscita a materializzarlo con una solidità ed insieme una leggerezza che affascina e dura nel tempo.
Per il resto, il film si gusta con l'abituale piacevolezza a cui Wilder ci ha abituato quando firma una commedia. E' un regista che conosce il mezzo e lo padroneggia come non molti. Tutto concorre alla confezione di qualcosa che deve piacere, ed è veramente difficile trovare dei difetti a questo film. Persino il titolo italiano, portato da "The Seven Year Itch" (Il Prurito del Settimo anno) a "Quando la moglie è in vacanza", non stona, anzi, forse è anche meglio.
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