Regia di Jean-Marc Vallée vedi scheda film
Corpi che si deformano, che si consumano fino all’ultimo respiro. Bocche che sputano sangue, occhi che guardano oltre, orecchie che smettono di sentire perché quel sangue infetto che scorre sotto quella pelle avvizzita è letale. L’HIV prima e l’AIDS poi si installano nel corpo di Ron Woodroof, un Matthew McConaughey che sorprende già dalle prime scene dove, ogni sequenza, è un passo verso l’Oscar meritato quanto quello di Jared Leto, trasformista da pelle d’oca che, come McConaughey, regala corpo al protagonista ma, a differenza del collega che, senz’altro bravo si limita ad una perfetta interpretazione, lui ci mette l’anima e scende giù nel profondo, regalando brividi ad ogni sguardo. Intensa quanto basta, per il ruolo che ricopre, Jennifer Garner che si perde, giustamente, tra i due immensi protagonisti. Buon film, ben svolto ma soprattutto ben interpretato a tal punto che l’attenzione è catalizzata sul destreggiarsi di Jared e Matthew davvero eccellenti. Un argomento noto già altre volte rappresentato nella settima arte, qui gestito con la giusta dose di umorismo e attenzione lecita. Nonostante tutto non lascia molto se non lo spessore di Jared Leto e l’impegno di Matthew McConaughey.
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