Regia di Jean-Marc Vallée vedi scheda film
La storia vera di Ron Woodroof, texano, vaccaro, omofobico, che nel 1985 si trova ad essere malato di AIDS, con, secondo i medici, soli trenta giorni di vita. Vivrà altri sette anni, contrabbandando farmaci alternativi, osteggiati dalle autorità, che oggi sono parte integrante della terapia anti HIV. Lo impersona un impressionante McConaughey, col suo accento texano, il suo corpo smagrito, malato, nervoso, tossico, che è il vero e, forse, unico motivo d'interesse del film. Non che il lavoro del canadese Vallée sia male, ha un grande respiro anni settanta, con il suo passo asciutto, mai retorico, ma la storia è raccontata in maniera un po' troppo convenzionale, non ha scatti particolari, si lascia guardare senza colpirti veramente alle viscere, non mi ha, insomma, emozionato, se non per l'interpretazione, appunto, di quell'iradiddio di McConaughey, che film dopo film, diventa sempre più bravo. Candidato a sei Oscar, tutti i principali.
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