Regia di Lucio Fulci vedi scheda film
Pseudo-Splatter tardo-fulciano in cui si palesano limiti di budget compensati da una buona dose di ironia.
Il maturo Lester Person per potersi permettere una insana mania per il gioco d'azzardo,a favore di loschi allibratori senza scrupoli, si inventa novello Landru a caccia di vedove che prima seduce, poi uccide e delle quali infine occulta il cadavere.
La sua mente non è offuscata dal benchè minimo rimorso ma bensì dall'ossessione di vivere una doppia esistenza dove il suo doppio non si premura di nascondere le tracce delle proprie malefatte che rischiano di smascherarlo di fronte alla legge.
Beh, come hanno notato altri recensori non siamo di fronte ad una opera tra le più riuscite del maestro Fulci: prodotto destinato a palati con gusti grossolani da visione notturna sulle antenne private che non lesina scene splatter, purtroppo realizzate con penuria di mezzi tecnici, ricchissimo di citazioni ma con un certo humor nero che in un certo senso, ed a mio modesto parere, lo salva dall'essere definito di infima qualità.
Per chi li ha visti può ricordare le opere del veterano, oggi scomparso, pioniere del gore Gordon Hershell Lewis: un sottofondo di musiche tutt'altro che lugubri, una espressività da cinema muto del bravo Halsey, pathos inesistente e scene surreali a più non posso: per esempio si fa menzione di un gruppo di dna (?) come fosse un gruppo sanguigno, un limite orario di soli 15 miglia, donne inbruttite al limite del grottesco con pelurie posticce o labbri leporini malamente riprodotti.
Insomma più una parodia horror che un vero splatterone da serata di Halloween!
Comunque da recuperare, contestualizzando la pellicola come un prodotto da reperire tra gli scaffali polverosi di una videoteca anni 90.
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