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Scorie in libertà. L'incredibile avventura del nucleare in Italia

Regia di Gianfranco Pannone vedi scheda film

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La recensione su Scorie in libertà. L'incredibile avventura del nucleare in Italia

di FilmTv Rivista
8 stelle

«Nel 1963, grazie all’Eni, l’Italia potrà quindi disporre della sua prima centrale nucleare termoindustriale, che produrrà circa un milione di kilowattora l’anno…». L’intonazione con cui andrebbero pronunciate queste parole è quella altisonante dei Cinegiornali Luce. Gianfranco Pannone ne utilizza ampi spezzoni, così sfrutta testimonianze e immagini in super8, per dar vita a un documentario d’inchiesta che, partendo da Latina, analizza la Storia del nucleare in Italia. Vecchia storia, apparentemente conclusasi con un referendum (primo di due, per ora) votato a furor di popolo dopo il disastro di Chernobyl. Ma il presente è altra storia, e nel 2009 - quando Silvio Berlusconi annuncia il ritorno del nucleare - Latina è di nuovo un possibile sito e a Pannone viene l’idea di lavorare su Scorie in libertà. L’incredibile avventura del nucleare in Italia. Attraversa un bel pezzo di Storia italiana questo piccolo, nella durata, ma imponente documentario. Segue molti fili, talvolta impenna e va fuori tema (altro discorso parlare di Latina come di un esperimento degli Alleati che prosegue tutt’ora). La città pontina, già protagonista di Piccola America e Latina/Littoria. Una città è simbolo di un Paese intero. Qui tutto si fermò prima di cominciare (non senza danni), ma la centrale di Borgo Sabotino e il reattore di Cirene fanno ancora parte dell’ambiente, tra il Parco del Circeo, una discarica e il mare.

 

Recensione pubblicata su FilmTV numero 46 del 2012

Autore: Cristina Borsatti

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