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Europa Report

Regia di Sebastián Cordero vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Europa Report

di mck
8 stelle

Non sono gli alieni cephaloctopodi la ''sorpresa'', la meraviglia, ma quell'ultimo gesto umano compiuto (''in nome della scienza'') : di una tenerezza, di una speranza e di una concretezza annichilenti (e spronanti).

 

La primordiale (s)congelata pozza dell'Eden.

A voler essere pignoli :

oggettivamente  :  [ * * * ½ ]  -  (s)oggettivamente  :  [ * * * ¾ ]  -  soggettivamente  :  [ * * * * ].
Ma il sistema stella-numerico di ftv consente solo 10 possibilità perciò sono più che felice di affibbiargli un 8 pieno, di tutto cuore.

"Tutti questi mondi sono vostri...eccettuato Europa. Non tentate là alcun atterraggio."

Arthur C. Clarke  –  “ 2010 : Odyssey Two ”  ( cap. 53 : un Dono di Mondi )  –  Luglio 1981 - Marzo 1982  ( trad. ital. di Bruno Oddera, Rizzoli, 1983 )

 


I.  Al ghiaccio sole di Lucifero.

Meraviglioso ( e non solo perché si muove in un ambiente ontologicamente portentoso, dai risvolti sbigottenti e dal portato sbalorditivo ), piccolo esempio di cinema-possibile, che balza fuori all'aria dalle immote acque dell'oceano-cinema nel punto in cui tre correnti pelagiche – ovvero quelle di fantascienza, mockumentary e found foutage – ( tra le tante, all'elenco, fuori argomento, potremmo aggiungere : creative non-fiction, reportage narrativo, docu-drama e via di seguito : la contaminazione tra i generi – con la comparsa di nuove specie in seguito a questi accoppiamenti in apparenza poco giudiziosi – è pratica oramai consueta, pleonastica, quasi a rischio inflazionistico, ma è bene ricordare che è nata col cinema stesso e ne ha fatto sempre parte, a partire da “la Sortie de l'Usine Lumière” ( il primo film della storia è un documentario di finzione ) e proseguendo con Dziga Vertov, Robert Flaherty, Jean Vigo, L. Bunuel, O. Welles, passando poi per Stan Brakhage e Norman McLaren e arrivando sino a "the Atomic Café", F. Wiseman, E.Morris, A.Jarecky e W.Herzog ) vanno a riunirsi, scontrarsi e confluire scambiandosi informazioni, metodologie e stili formando così una fertile brodaglia la cui somma è più prolifica, fruttifera e feconda d'idee e d'inventiva delle tre parti separate e solitarie : allo spettatore il compito di schremare la schiuma in superficie e s'è il caso tuffarsi inabissandosi a riveder altre stelle – pescando sempre cose belle ( attenzione : “il Sole e le altre Stelle” : prima di Cristoforo Colombo, Tycho Brahe e Galileo Galilei già la letteratura ( postmoderna e massimalista ) di Dante Alighieri superava il sistema tolemaico ) – a guisa di camini, caldere e fonti termali sottomarine.

Europa Report” da questo PdV è accomunabile, pur certo solo alla lontana ma da lì ben riconoscibili le caratteristiche ( la grammatica scelta per raccontarsi e l'epistemologia cinematografica messa in atto : ché tutto il cinema, tutta l'arte, è auto-critica ), al per il molti versi più che discreto ma per lunghi tratti incoerente ed in conflitto interno levinsoniano ''the Bay''.

 


Contestualizzandolo al suo spazio-tempo, e senza torcerlo troppo, e utilizzandolo oggi, quando ogni spettatore ( sia esso astronauta o fanzinaro, tecnico aerospaziale o appassionato-di-qualcosa ) è diventato un film-maker, riascoltiamo Benjamin :

“Il cinema svaluta il valore culturale non soltanto inducendo il pubblico a un atteggiamento valutativo, ma anche per il fatto che al cinema l'atteggiamento valutativo non implica attenzione. Il pubblico è un esaminatore, ma un esaminatore distratto.“ 

Walter Benjamin  –  “ l’Opera d’Arte nell’Epoca della sua Riproducibilità Tecnica ”  –  ( XV : l'Equivoco della Contemplazione )  –  1936  ( trad. Enrico Filippini, Einaudi, 1966 )

Detto questo potremmo anche andarcene tutti quanti a casa a ripiegar sui dagherrotipi. Aggiungerei però : ''distratto verso le emozioni'', per quanto riguarda il pubblico-critico, e : ''distratto verso il contenuto profondo'', per quanto riguarda il pubblico-spettatore.
Di fatto, da spettatore appassionato, "Europa Report" è uno di quei pochi film che ultimamente è riuscito a tenermi incollato lo sguardo allo schermo e le orecchie in stereofonico ascolto...

Fare-ricevere esperienza attraverso un film, e se assistendo a quel film ( il film di un Autore e non un home-movie improvvisato ) un giovane essere umano un giorno decidesse di... A tal proposito si vuole qui rimandare al momento più retorico e più commovente dell'opera di Sebastián Cordero ( un regista non certo alle prime armi ma la cui carriera fino a qui e oltre mi rimane ancora sconosciuta ), quando l'astronauta interpretato da Sharlto Copley ricorda quando a scuola vide il filmato di Neil Armstrong camminare sulla Luna e proprio lì si disse : “E' quello che voglio fare” ( per l'astronauta interpretata da AnaMaria Marinca invece siamo più dalle parti dell'Intagliatore Steiner o del Piccolo Dieter : “ Ditemi immatura, irresponsabile, arrogante, ma voglio solo andare più veloce e lontano di chiunque prima di me ” ).

 


II.  Tutti questi mondi sono vostri...

Altri due film hanno utilizzato Europa come sfondo del racconto, come parte della trama o come ingrediente del narrato :

--- “ 2010 : Odyssey Two ” – Peter Hyams – 1984 : ottimo film - licenziato col benestare placito e silenzioso di Kubrick - di quando Hyams ancora non s'era bevuto il cervello : sto parlando del periodo in cui sfornò piccole pietre miliari ( semi derivative ma quanto mai riconoscibili e stile-dotate ) come “Capricorne One” e “Outland”... Splendido il monolito emissario in avanscoperta stazionante su Europa che si erge nel finale da uno specchio d'acqua, in contrapposizione a quello di 2001 ch'era situato in un paesaggio roccioso semidesertico, tra la savana e le poche pozze d'acqua delle Gole di Olduvai, nella Rift Valley, o giù di lì.

--- “ Paradox Alice ” – Eric (Erika) Dapkewicz – 2012 : non lo posso giudicare non avendovi ancora assistito ( nel frattempo l'autore gli ha dato un seguito sotto forma di graphic novel ), ad ogni buon conto dal solo trailer si può comunque tentare un pacato giudizio : cacata megagalattica ( un grado d'orizzonte sopra alla Asylum, per intenderci : il fatto è che se orbiti in zona Asylum...usufruisci del salvacondotto Asylum, ma se ti ritrovi ad essere appena di un poco superiore per qualità alla Asylum...ricadi immediatamente nel pozzo delle stronzate sesquipedaliche, fuori dalla sua zona di protezione ). Questo articolo non contribuisce ad ammorbidire un poco il giudizio : http://nerdreactor.com/2013/10/10/paradox-alice/

Senza dimenticare l'episodio 02x07 di "Futurama" : " Put Your Head On My Shoulder " :


Per quanto riguarda la letteratura invece [ dall'Età dell'Oro ( Stanley G. Weinbaum ) passando per il mainstream ( Dan Simmons ) e arrivando all'Hard-SF ( Kim Stanley Robinson, Bruce Sterling, Greg Bear, Paul J. McAuley, Alastair Reynolds ) ] la lista si fa pressoché...infinita.

Nel corso di successivi lustri Clarke concluderà la tetralogia sui monoliti scrivendo altri due romanzi : prima “ 2061 : Odyssey Three “, del 1987, il capitolo forse più ''infilmabile'' della saga cosmogonica, non per ragioni di scrittura o concettuali, ma di pura e mera e pratica ambientazione...nei confronti del qui ed ora : rispetto a noi risulta il più ''fuori tempo'', perso com'è in quel limbo tra i due passaggi della cometa di Halley ( 1986-2061 ), la cui prossima visita risulta essere l'elemento centrale della narrazione, e poi “ 3001 : the Final Odyssey ”, del 1997, da cui Stuart Beattie scrivendo e Ridley Scott con David W. Zucker producendo stanno ricavando una miniserie per SyFy ( anche qui, date le premesse delle menti all'opera, potrebbe uscirne un prodotto para-decente come una boiata cataclismatica ).

A proposito - e un poco fuori contesto - di miopicità deduttiva e...de-contestualizzante, prendendo come esempio "Alien" o ''2001'': c'è chi - critico di cinema, tecnico di scienza - magari azzarda definizioni come obsoleto, invecchiato male e/o ingenuo rispetto ai prodotti d'ingegno artistico appena summenzionati solo perché la tecnologia rappresentata nelle dette pellicole è stata superata dall'immanenza del presente ben prima che lo stato dell'arte scientifica e tecnica descritto nel tempo interno ai film si sia potuto inverare nella storia reale : osservazioni deprimenti e fesse come : ''non ci sono i tablet'' ( in "Alien" ('79), mentre in "2001" sono presenti ) o ''si usano ancora le schede perforate'' ( in "2001" ('67-'69), mentre in "Alien" sono assenti ) equivalgono al rilevare che "la Commedia" è antiquata e sorpassata perchè Dante e Virgilio durante l'attraversamento del centro terrestre sarebbero dovuti e continuamente dovrebbero morire compressi dalla pressione planetaria o corpuscolizzati dal calore del plasma del nucleo ( a scelta ) e/o non avrebbero dovuto e non dovrebbero subire la forza gravitazionale, ignorando in questo modo la profonda e radicata lezione scientifica ( oltre che poetica ed artistica ) del testo.

«...quand’io mi volsi, tu passasti ’l punto
al qual si traggon d’ogne parte i pesi.»

Dante Alighieri  –  La Commedia  –  Inferno  –  Canto XXXIV  – 110-111

 


III.  I cascami e le rigaglie della tecnologia sviluppata per raggiungere le stelle ci renderanno immortali.

“ E se una volta arrivati lì non trovassimo alcunché ? ”
“ Beh, in effetti sarebbe comunque una scoperta. ”

Ché la più infruttuosa delle ricerche è più utile di qualsiasi altra cosa, e il sapere di non sapere è una forma di conoscenza, non d'ignoranza ( il dubbio che nasce dalla conoscenza è di una qualità migliore rispetto al dubbio che nasce dall'ignoranza ).
Ma è dall'ignoranza che nasce la spinta a conoscere ? In parte. Se da un lato sta l'ignoranza sotto forma di vuoto spinto, dall'altra agisce la forza gravitazionale della conoscenza che ci attira a sé : le due forze in gioco ( riempire uno spazio vuoto con la materia e accumulare materia là dove già ce n'è ) si bilanciano e si alleano per pepetrare e concretizzare la possibilità che l'universo ha di contemplare sé stesso ( ovvero l'Homo s. sapiens, in questa fettuccia di cosmo ), nonostante idrogeno e idiozia siano gli elementi più comuni in esso... 


Innanzitutto, il nome della missione : “Europa 1”, e non “Europa 11”, come “Apollo 11” : ché non è la Luna, qui, dietro l'angolo, a un tiro di schioppo di curvatura terrestre, poc'oltre la parentesi del Mondo, ad una frazione di Unità Astronomica ( la distanza media Terra-Sole : 150.000.000 di km ) dalla superficie terrestre, che ci si arriva a piccoli balzelli, a tappe, prescindendo in parte dal fatto che allora ci si trovava all'inizio dell'Era Spaziale -{ “ Dal 1972 non ci si allontanava dall'orbita terrestre”, dice una componente della Compagnia-Corporation [ impossibile - anche se nulla c'entra : qui siamo in un contesto ''positivistico''...a prescindere ( o forse no ?! ) dal finale - non riandare con la memoria alla famigerata Weyland-Yutani della saga di "Alien" ] che ha avuto l'incarico dal Governo di portare avanti il campo dell'esplorazione spaziale umana ''interrotta'' da quel tempo }- : è pur sempre un satellite ( mini-pianeta ), si, ma gioviano : Europa, di poco più grande della ''nostra'' Luna e lontana mediamente [ perielio e afelio ( sistema Giove-Sole ), congiunzione e opposizione ( ''sistema'' Terra-Giove ) ] 625.000.000 di km dalla Terra, è un duro avamposto in rotazione sincrona da esplorare, studiare, abitare e creare raggiungendolo, e la prima volta deve anche saper e dover coincidere con l'essere la volta buona.

 

 

Europa, vista/inquadrata per la prima volta da Galileo Galilei 400 anni prima transitare davanti al suo pianeta-stella (mancata), Giove ( la cui UA vale circa 5 volte quella Terra-Sole ), il più grande tra i giganti gassosi del Sistema Solare Esterno ( in Clarke i monoliti ne comprimono la massa fino a fargli raggiungere il punto critico ed innescare così una reazione nucleare che ne accende la fornace stellare : ecco, sorge Lucifero – questo è il nome dato al nuovo sole che va a comporre l'inedito sistema binario ) , assieme ai suoi tre fratelli galileiani, Io, Ganimede e Callisto, proiettando con loro il suo nero profilo stilizzato comparendo di volta in volta come fiochi nuclei fulgenti intenti a rincorrersi che a volte cadono in eclissi o gettano ombre di nulla profondo davanti alla maestosa figura del pianeta madre ( strumentazione antica all'avanguardia e amatorialemoderna ) ed andando a volte poi a nascondersi dietro ad esso e via via così di seguito per intere orbite infinite a determinare i propri giorni, mesi ed anni e forse, perché no, cicli stagionali, sempre adagiati, i medicei astri-satellite naturali, sul loro peculiare piano dell'eclittica equatoriale gioviana, brillando ( ma non come fan le stelle ) di riflesso grazie anche in parte a certe superfici riflettenti, come fosser...che so...di ghiaccio.

“ A me sembra qualcosa di precambriano. E' la mia prima supposizione, su analogia con la Terra ” : frase che semplicemente commuove ed emoziona, per il portato mitologico ( la prima impronta di passo umano sulla Luna ) e per la consapevolezza d'essere ingenua e aleatoria ma immersa nell'Avventura.
E a proposito di pre-cambriano, stromatoliti e tutto quanto, consiglio un libro che lessi alla sua uscita italiana ( 15 anni sono un tempo-storico per la scienza, ma il volume è ancora validissimo, e appassionante ) : J. William Schopf – “ Cradle of Life - the Discovery of Earth's Earliest Fossils ” – Princeton University Press – 1999 ( trad. ital. di P.Messeri, Adelphi, 2003 : “la Culla della Vita” ).

 


IV.  19 mesi prima – di qua dall'infinito.

“ Non appena l'astronave oltrepassò la Luna già si trovava più lontano di dove gli esseri umani fossero mai stati prima. ”

Una tempesta solare manda ''temporaneamente'' fuori uso il sistema di comunicazione che teneva allacciata alla Terra ( una volta in orbita gioviana, a 33 minuti luce di distanza ) la missione di lungo corso ( sei anni ) Europa 1, in viaggio da mesi s'un'astronave di nuova concezione adattata alla protratta permanenza umana in volo verso la sua meta : atterrare su Europa e iniziare a trivellare, campionare, recuperare, analizzare, esplorare con una sonda cryohydrobot e poi – per forza di cose – di persona la superficie del satellite-pianeta.

" Europa Report " è lontano anni luce da Interstellar ( vedi qui : http://www.theasc.com/ac_magazine/December2014/Interstellar/page1.php : ma attenzione, può provocare perdurante priapismo ai nerd fichi ], o magari anche solo poche Unità Astronomiche, o è sull'altra faccia della Terra, ma in fondo no, un poco dello spirito ( il combustibile solido per far partire i razzi alla buona, sana, vecchia maniera ) è lo stesso in sé medesimo, più nel bene che nel male.
Così come contiene evidenti tracce di " 2001 : a Space Odyssey " ( in cui gli alieni xenomorfi, le guide del tramonto, i padroni e gli Dei ovviamente e proverbialmente non si vedono, limitando(si) a mostrar le loro scolastiche macchine di von Neumann, i monoliti ), "Silent Running", e persino "Dark Star".

Musiche adatte, belle di per loro ( di Bear McReary : "BattleStar Galactica" ) ma qui utilizzate forse non al meglio ( cioè troppo ), dato che in alcuni passaggi possono risultare leggermente invasive.
Ottimo invece il coitus interruptus tra spettatore e “Sul Bel Danubio Blu” con principio di fluttuazione bloccato sul nascere ( e uno pensa : non c'hanno i soldi o le capacità : solo per essere smentito un attimo dopo ).

 


Ma il vero punto forte di " Europa Report ", oltre ad una sceneggiatura ( di Philip Gelatt ) che si regge sulle proprie gambe e sgambetta felice per l'aere del creato, è il comparto attori : l'ecuadoregno Sebastián Cordero è riuscito a riunire ottimi attori di ''seconda'' fascia che riescono ad infondere ai personaggi carattere ed umanità : oltre ai già ricordati Sharlto Copley ( sodale da sempre di Neill Blomkamp per "District 9", "Elysium", "Chappie", e nel prossimo "Free Fire" di Ben Wheatley ) e AnaMaria Marinca ( "4 mesi, 3 settimane, 2 giorni" di Christian Mungiu, "Youth Without Youth" di Francis Ford Coppola, "Fury" di David Ayer ) il reparto astronauti si completa con Christian Camargo ( K-19, the Hurt Locker, House of Cards e in "Dexter" il killer del camion frigo, fratello del protagonista ), Michael Nyqvist ( in "Together" di Lukas Moodysson, e poi il protagonista della trilogia televisiva tratta dal Millennium di Stieg Larsson ), Karolina Wydra ( Be Kind Rewind e True Blood ) e Daniel Wu, ai quali vanno aggiunti almeno due tecnici a terra : Embeth Davidtz ( Army of DarkNess, Schindler's List, ancora in Millennium, però nel primo capitolo del remake U.S.A. in terra locale di David Fincher, InTreatment, Californication, Mad Men ) e l'ottimo stand-up comedian Dan Fogler.
Un cast internazionale/cosmopolita di tutto rispetto.

 


Il montaggio ellittico ed ''intuitivo'' ( ad otto - a proposito di cefalopodi octopodi, che di questi tempi vanno forte, vedi anche " Monsters " - mani, due delle quali appartenenti a Craig McKay, sodale di Jonathan Demme in the Silence of the Lambs, Philadelphia e the Manchurian Candidate, e al lavoro sul recente " Sin Nombre " del Cary Fukunaga di " True Detective 1 ", mentre altre due, quelle di Aaron Yanes, hanno lavorato guardacaso proprio su " the Bay ". A questo punto menzioniamo anche le altre quattro : Alex Copit e Livio Sanchez ), poi, fa il resto.

Il prologo viene raggiunto e superato al giro di boa ( effetto fionda gravitazionale ) di metà film ( come la cesura dantesca a metà del XXXIV° canto dell'Inferno, quando Virgilio attraversa con in spalla Dante a lui cinto al collo il centro della Terra dovendo compiere un movimento di 180° ). Un suo pseudopodo ( il diario di uno degli astronauti ), però, va ad agganciarsi a 4/5 della narrazione.

Da segnalare tra se non su ''tutte'' almeno una scena grandiosa ( sempre risolta coi ''limitati'' mezzi a disposizione, e con un bagaglio a mano d'inventiva degno di un cargo spaziale ) : quella dell'uscita ( e Rientrata ) Extra Veicolare, oramai un must della SF seria ed adulta, da 2001 ( Bowman che rientra nella Discovery superando in ingegno HAL 9000 ) a Gravity [ passando per l'a suo modo semi-seminale "the Abyss" cameroniano ( ed il senz'altro meno riuscito e più impacciato "Sphere", sempre del già citato Levinson ), tratto da un più che buon, anzi per lunghi tratti ottimo, M. Crichton ''d'annata'' : ridendo e scherzando il romanzo ha quasi trent'anni ].

 

Fotografia di Enrique Chediak, produzione di Ben Browning, distribuzione Magnet/Magnolia. Costato meno di 10 milioni di dollari ( hm... : ''low'' budget ), ne ha incassati in sala (U.S.A.) il 2 %

 


V.  Note.

Si vuole qui rimandare ad alcune pagine, indispensabili alla post-visione.

Per iniziare un pezzo a cura dell'imprescindibile Paolo Attivissimo sul film : http://attivissimo.blogspot.it/2013/07/europa-report-per-fare-buona.html : articolo breve e oggettivamente benemerito : “ Nelle riprese all'esterno, durante le passeggiate spaziali, non c'è rumore [ NdR : in alcune scene – per esempio quelle dell'eruzione solare – in effetti si odono anomali rimbombi e strane eco in campo : ma potrebbe trattarsi di una risultanza in fuori campo esplicativo ] e non ci sono stelle: neppure Kubrick se l'era sentita di rinunciarvi (alle stelle, intendo), ma Europa Report lo fa. E funziona, perché trasforma lo spazio da un firmamento in un abisso pronto a inghiottirti se fai un passo falso [ NdR : da questo PdV siamo più vicini allo splendido "Gravity" di Alfonso Cuarón ]. Leggetevi anche tutta la parte dei commenti perché è...spassosissima, a perdersi tra le proporzioni apparenti e le dimensioni angolari delle immagini di ammassi globulari ( nello specifico, M11 ) utilizzate nel film...

 

( © pagheca - http://imageshack.com/i/0eunm9j )


E per finire tra i tanti ottimi resoconti eccone altri 2 :
-- http://chris-saunders-the-erudite-reviewer.blogspot.it/2013/09/europa-report-sebastian-cordero-2013.html
-- http://reflectionsonfilmandtelevision.blogspot.it/2013/10/cult-movie-review-europa-report-2013.html

 

Questi sono i giorni di Kepler 452b, della conclamata ed inflazionante idiozia giornalistica ( cui contribuisce in parte la stessa N.A.S.A., non per sete di danaro o di visibilità...ma per un tocco d'ingenuità ) che naviga fra gli estremi del sensazionalismo e del nulla-di-che : di esopianeti ne sono stati scoperti a pacchi ( unità di misura spannometrica ), e i giornali ne hanno data periodicamente debita notizia : ecco, questa volta è diverso, ma la sindrome ''al lupo al lupo'' oramai è innescata : e invece Kepler 452b è effettivamente – per i dati che si conoscono ora ( ritorniamo alla nasa-ingenuità ) - un candidato ottimale ad avere le condizioni ideali per poter ospitare la vita così come la conosciamo : massa, dimensioni, gravità, atmosfera e orbita ( che risiede nella cosiddetta Fascia di Abitabilità di una stella di classe G ).

 


VI.  Tenere la Missione in Vita / Sincronizzazione.

La citazione per il lago subglaciale antartico Vostok [ come per la zona di Europa adibita all'atterraggio ed approdo finale della missione ( dopo centinaia di milioni di chilometri sbagliare di 100 metri : un successo ! ) denominata Conamara ( regione aspra e selvaggia dell'Irlanda ) Chaos ] mi ha fatto commuovere : ripensare ad un ambiente così alieno...e ricordarlo come Casa. Così come accade nell'Herzog di " the Wild Blue Yonder " ( l'alieno naufragato / pre-post-umano ritrovato(si) Brad Dourif ) ed " Encounters at the End of the World ".

 


Quasliasi racconto di alieni parla di umanità, anche il più ( portando ad aggettivo-sostantivo un prefisso greco – anche se di questi tempi è impossibilitata la funzione dell'a carico del destinatario ) xenico [ come questo di Ted Chiang : "Espirazione" : leggetene alcune pagine fra quelle non omesse ed espunte finché raggiungerete il numero massimo consentito e fino a quando rimarranno qui : il seguito lo trovate recuperando il n. 1595 di Urania del Giugno 2014, "Nove Inframondi" ( che contiene anche il magnifico, tremendo-terrificante-terrorizzante ( è l'Italia ) "Pump Six" di P. Bacigalupi ), la prima parte in cui è stato spezzato l'Year's Best SF n.14 - 2008 ], là dove la ''tara'' e la scintilla della ''Costante Antropologica'' ( il Principio Antropico ) viene a mancare - ovvero il metro di giudizio biologico che viene esperito per decifrare, affrontare e conformare il reale percepito -, sostituita certo pur tuttavia e subito dalla sua controparte aliena, xenica, e umanissima. 

 


Alla fine, il tutto si risolve come un Atto di Sopravvivenza ( e cosa non lo è ? ). Che però si trasforma, una volta esauritolo ed impossibilitato a compiersi, non in un sacrificio, ché a quel punto definirlo tale sarebbe non (solo) ridondante ma pure inesatto, ma in un di più, in un dono, in un ulteriore gesto non richiesto ( a tal punto ) di “fottuta dedizione al dovere” [ FMJ cit. - parafrasandone, torcendone ed innalzandone il senso ], in un atto pratico e del tutto macchina-umano di portare a termine la missione ( HAL 9000...e cristo santo, lo stesso David Bowman ).

Non sono gli alieni cephaloctopodi la ''sorpresa'', la meraviglia, ma quell'ultimo gesto umano compiuto ( ''in nome della scienza'' ) : di una tenerezza, di una speranza e di una concretezza annichilenti ( e spronanti ).

 


Gli esseri di Europa si stupirebbero se sapessero con quale intensità e con quale deluso stupore il monolito nero viene inoltre studiato dalle menti celate dietro le luci in movimento. Per secoli, ormai, le loro sonde automatiche hanno tentato una cauta discesa dall'orbita - sempre con lo stesso disastroso risultato. Poiché, fino a quando il momento non sarà maturo, il monolito non consentirà alcun contatto.
Quando il momento verrà, quando, forse, gli Europani avranno inventato la radio e scoperto i messaggi che li bombardano continuamente così da vicino, il monolito potrà modificare la sua strategia. Potrà - o forse no - decidere di liberare le entità immerse nel sonno al suo interno, affinché gettino un ponte sull'abisso tra gli Europani e la razza alla quale un tempo furono devote.
Ma può darsi che nessun ponte del genere sia possibile e che due forme di consapevolezza così aliene non possano mai coesistere. Se così sarà, allora una soltanto di esse potrà ereditare il sistema solare. A quale toccherà delle due, nemmeno gli Dei lo sanno…ancora.

A.C.Clarke – op. cit. ( Epilogo : 20.001 )   

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  2. mck
    di mck

    @Halloran : e quindi ? Addormentato ? Allucinato ? Ammal(i)ato ? Annichilito ? Appassionato ? Autoscaraventato fuori dalla portiera-portellone in corsa ? Ecco, basta solo che non mi vomiti in macchina. Ti avviso, ho appena montato un sedile del passeggero - quello su cui sei accomodato - eiettabile, ma non ancora il tettuccio apribile... ;-)
    Il film, invece, merita assai ( anche se si balla molto, spesso in caduta libera e/o gravità zero ).
    Recensione facilitata : molto molto molto bbbello.

  3. lostraniero
    di lostraniero

    hello, matteo... anche a me il film è piaciuto una nebulosa... chissà che effetto farebbe a chi scodinzola appresso a cagnolini da compagnia ("oblivion", "elysium", etcetcetera), questo cirneco da punta?... perché ci vuole sapienza a mettere su una immobilità viandante come quella di questo (no)pov, tanto ma tanto più febbrile di tutta quella roba ipercinetica che poi alla fine si sgonfia (mentre si gonfiano, per legge del contrappasso venusiano, i nostri due 'cosi')... un abbraccio...

  4. mck
    di mck

    ¡Hola! Marco.
    Approfitto del tuo intervento, @Straniero, per farmi un appunto ''elettrico'' ( tra lo scritto e il mentale ).
    Tra la sci-fi non ultra-blockbuster e non ''home-movie'' degli anni 10 rimarcabili sono : "the Congress" ( Ari Folman, ''estratto'' da ''il Congresso di Futurologia'' da Stanislaw Lem ), "Hard To Be a God" [ ultima opera di Aleksej German ( non è invece annoverabile nel ''filone'' il film "Soldato di Carta", del figlio che porta in eredità lo stesso nome; più facilmente inseribile in lista invece "Under Electric Clouds" ), da A. e B. Strugatsky, già ottimamente frequentati dal cinema con Tarkovski, Sokurov... Sul tema, magnifico è il romanzo "Inversioni", appartenente al ciclo della Cultura, di Iain M. Banks ], "the Zero Theorem" ( Terry Gilliam, da...urca, una sceneggiatura originale ! E in effetti è un po' un melting pot...], "Under the Skin" ( Jonathan Glazer, da Michael Faber ), "Target" di Aleksander Zeldovich, "Her" di Spike Jonze ( doppio urca, un altro script originale...! ), etc...
    _____Poi c'è tutto il filone fine-di-mondo - più umanista e del tutto meno scientifico - che meriterebbe una playlist a parte : "4:44 - Last Day on Earth" di Abel Ferrara, "Melancholia" di Lars von Trier, ''il Tempo dei Lupi" di Michael Haneke, il ''dittico'' composto da "This is the End" di Evan Goldber e Seth Rogen ( + James Franco ) e dal capitolo finale della trilogia del cornetto, "the World's End" di Edgar Wright-Simon Pegg, "These Final Hours" di Zak Hilditch ed il consimile "Tres Días" di F.Javier Gutiérrez, "Last Night" di Don McKellar ( che però è di fine anni '90 ), "Vanishing on 7th Street" di Brad Anderson, lo stesso "A Torinói Ló" di Tarr Béla...
    _____E poi ancora il sotto-filone zombie ( citiamo almeno gli ultimi due Romero : Diary e Survival )...
    _____La sf lacrimevole, ''esistenziale'', paraumanista, intima-linessetaultra ( tipo Another Earth / I Origins : carini eh, carini...in modo orribile ma cariiiniiii...) la lascio a chi se la vuol pigliare ( molto peggio questa dei vari Elysium/Oblivion che già si confondono nella memoria : molto meglio Pacific Rim o SkyLine degli scrauso-strause bros, allora ! ).
    _____Lo ripeto anche qua, quello che attendo con maggiore speranza è "Story of Your Life" di Denis Villeneuve da Ted Chiang, con Amy Adams, Jeremy Renner, Forest Whitaker ed il bravissimo Michael Stuhlbarg.
    _____Non c'entra un cazzo (vivaddio) ma se mi parli di cirnechi il mio pensiero immediato và a Cesare Basile ( e Danilo Dolci ) : "Sotto i Colpi di Mezzi Favori" : https://www.youtube.com/watch?v=jSMswagfk2o.

    1. lostraniero
      di lostraniero

      se hai tempo, disperditi nella umidità della fine del mondo... qui c'è un tarkovskji/sokurov prelibato, e tutta quella letteratura crepuscolare che riadatta il tema della 'fine' come premessa per una critica dell'oggi... la citazione dei bambini sordi, tra l'altro, mi ricollega ad uno dei temi dell'ultimo periodo di borgo di dio a trappeto... la 'menomazione' come varco per un nuovo senso dei sensi... ma il discorso è lungo, ed il film è bello... ;-) https://www.youtube.com/watch?v=XhjW6gJra1I

    2. lostraniero
      di lostraniero

      poi visto che è caldo caldo il tema delle invasioni (lì da voi gli 'omini verdi' ci fanno colazione, pranzo, merenda e cena!), uno sguardo basso al filone pre-end con inattesi richiami ad una sindrome di kabuki galoppante, potresti pure darlo... https://www.youtube.com/watch?v=oTsn4iTWA4g

  5. mck
    di mck

    Grazie mille dei linkonsigli, @Marco [ per non saper né leggere né scrivere, caso mai sparissero da YT ed in attesa di un'edizione bluray deluxe - ché se ce ne fosse la possibilità i film sarebbe bello anche pagarli ( " This film is not currently playing on MUBI...but 30 other great films are! " : estigrancazzi ), specialmente su supporto fisico...senza perdere ''troppo' tempo in ricerca dei sottotitoli -, ho sguinzagliato iLivid e via ].
    ______"the Ugly Swan" - l'unico dei due di cui ero a conoscenza -, a colpo d'occhio, rimanda proprio - almeno dal PdV fotografico - a "i Giorni dell'Eclisse" sokuroviani.
    ______"Save the Green Planet" mi è felicemnete nuovo...anche se questo melting pot di generi...non è il mio genere [ anche in "the Host-Gwoemul" per esempio vi è questa commistione...ma a pelle il film del grande Bong Joon-ho è tutta un'altra storia : sf, dramma, horror, romantic-comedy, politica...]. S'un'opinione di FTV [ //www.filmtv.it/film/38125/save-the-green-planet/recensioni/329905/#rfr:none ] si legge : "...impaciuga gioiosamente generi e registri cinematografici diversi, mescolando situazioni da commedia e atmosfere da thriller, siparietti slapstick e risvolti drammatici, inchiodate gore e impennate sci-fi " : ecco, avrei qualche dubbio sulla validità delle ''impennate sci-fi'' : una ragione in più ( smentire o meno questi dubbi ) per assistervi.
    ______Rilancio con "Low-Flying Aircraft", uno sci-fi portoghese diretto da...Solveig Nordlund ( porto-svedese, svede-portoghese, già montatrice per de Oliveira ), tratto da uno dei migliori racconti di James Ballard [ è contenuto ( "Volo Radente" ) in "Tutti i Racconti - Vol. 3 " edito da Fanucci : credo sia l'utima edizione italiana e la più reperibile ].
    Qui [ https://www.youtube.com/watch?v=EjRXE2z0CMA ] solo un estratto, l'inizio.
    ______E, esulando dall SF Hard ma entrando nel campo della pura tecnica / magia della realizzazione / immagazzinamento, elaborazione, gestione e restituzione di una mole infinita di dati : "Tekkonkinkreet".
    "Paprika" di Satoshi Kon rimane insuperabile in questo. E, per contro, la semplicità acquarellata del Miyazaki-Ponyo, il cui incipit sottomarino brulica di vita come non mai e oltre e di più.
    ______E alcuni che consiglio anche a me stesso...dato che ancora non li ho visti :
    "Cargo" ( Svizzera ), di Ivan Engler e Ralph Etter [ https://www.youtube.com/watch?v=UGAa-iiJCZs ] - al loro esordio -, del 2009.
    -- "Vanishing Waves" (Aurora), di Kristina Buožytė, Lituania, 2012 : https://www.youtube.com/watch?v=wQPFQuo_Nxs
    -- E "Robo-Geisha" di Noboru Iguchi ( forse in parte in linea con lo spirito di "Save the Green Planet" ? ).
    Di certo non in linea col capolavoro (letterario) di Paolo Bacigalupi, "the Windup Girl" ( la Ragazza Meccanica, ed. ital. MultiPlayer ).
    -- Una menzione per Ruairí Robinson ed i suoi "the Last Days on Mars" ed il prossimo "Leviathan" ( da un suo corto, sceneggiato da Jim Uhls ) : [ https://vimeo.com/122368314 ]. Sf ''hard'' ma più mainstream.
    -- Aspettando l'High-Rise ( sempre da James Ballard ) di Ben Wheatley...
    Un caro saluto @Straniero.

    1. mck
      di mck

      p.s. : eh si, purtroppo non è questione di body snatchers o they live, qui gli omini verdi ( avevo rimosso quella parte del tuo intervento...sarà che sono immunizzato vivendoci quesi costantemente insieme : non ci crederai, ma qui come ti giri e rigiri te li trovi : al bar, dal tabacchiere, per strada ! Incredibile...) sono del tutto endemici, puro frutto polposo che affonda le radici nel crasso sterco padano ( massimo rispetto per lo sterco, ultimo baluardo contro la capannonizzazione ).
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      pps : un caro amico del sito mi ha segnalato la presenza di "Ugly Swan" nel torrente in HQ. Preparo amo, lenza e seggiolino da pennichella in attesa che abbocchi...

    2. lostraniero
      di lostraniero

      eccolo qui il film leghista che volevo segnalarti, finanziato da manuela marrone coi soldini che ha pazientemente messo nel porco-salvadenaro!... come vedi è tutto chiaro; c'è un'isola in mezzo al mar, un barcone viene preso d'assalto da esseri neri e puzzolenti, prima la gente li considera curiosi ma poi viene succhiata, questi 'cosi' clandestini odiano l'alcool che in effetti li stramazza e li annienta... quindi, orsù, lì dalle parti di treviso o di rovigo, o di segrate, dateci dentro con i colli di bottiglia!... https://www.youtube.com/watch?v=4e3izWdh9WM

    3. mck
      di mck

      Più Segrate...però dall'altra parte di Malàno...a 20 km dalle placide e calme acque del Lago dei Cigni, a un tiro di schioppo dall'ombre lanciate sul riarso e brullo suolo brianzo-padano dalle antenne di acciaiocemento di colognomonzese, a due pedalate dalla residenza-resilienza di Arcore, ad uno scorcio d'orizzonte dalle boscose cime di Pontida...si, siamo circondati. Da un cerchio tragico.
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      Però vedi la signora, ha avuto la forza e il coraggio d'investire quelle poche lire ( parlo ancora in valuta di vecchio conio dato che la signora s'è babypensionata che ancora qualche pezzo di muro era in piedi e gli ultimi spiccioli volavano - dalle asinine tasche bucate di una folla-comparsa con cestino appresso -, appena fuori dalla hall del Raphaël diretti al capoccione ) -- che ha riversate allo stato tergivetrandosele dal sacro sudore della fronte dal forte cipiglio e che ora - da un bel pezzo - si vede giustamente restituitele in cash-mensilità sacrosantemente sacrosante -- in un progetto cinematico in terra d'albione.
      Cosa ? Era solo una battuta ? E io che ci credequui !
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      Di "Grabbers" son quasi certo di averne parlato con qualcuno ( credo proprio qui su ftv ) : dove, come, quando ? Una ragione in più, questa tua segnalazione, per buttarsi finalmente a rimirar questa versione ad alta gradazione alcolica rispetto a "the World's End" della premiata ditta Wright-Pegg-Frost-Freeman-Marsan-Considine ( & Pike ).
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      Le Bianche Scogliere di Dover hanno resistito - là dove il Sigaro ( "We must fight!" ) ustionò a distanza il Bafometto - per secoli a qualsivoglia invasione, non saranno quattro e quatt'ott'octopodi a invertire la tendenza ( anche se gl'inglesi, come dire, non mi brillano per simpatia ).

  6. mck
    di mck

    Lo cito nel testo (Exhalation di Ted Chiang), perciò lo segnalo qui.
    Compratelo. E leggetelo...
    - http://www.edizionifrassinelli.it/libro/respiro/
    - http://www.edizionifrassinelli.it/alchimisti-di-parole-intervista-a-christian-pastore/

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