Siamo in un lager giapponese. Il tenente Grey, responsabile inglese dell'andamento del campo, si accanisce contro il trafficone caporale King, americano; questi ha come valido compare un altro inglese, Marlowe. La scoperta di una radio clandestina fa precipitare la situazione, ma giunge la notizia che la guerra è finita. King si appresta al rientro dopo aver troncato ogni rapporto anche con Marlowe. La guerra è una riserva di umanità allo sbando: uomini costretti a volte ad allacciare amicizie tanto forti quanto senza futuro. L'odio, al contrario, supera ogni imprevisto. Film introspettivo e aspro con un buon cocktail d'attori da Hollywood al Free Cinema.
lo vidi tanti,,,troppi anni fa da ragazzinonon ha avuto èiù passaggi televisivi da allora, purtroppose siete cinefili , questo dvd non può mancare nella vostra cineteca..fatevi un regalo , la vostra intelligenza vi ringrazierà
Ambientato in un remoto e sanguinante campo di prigionia giapponese molto affollato (le presenze degli internati, fra militari americani e inglesi, sono veramente cospicue, e tali da creare forti conflitti e tensioni), il film è un inno amaro e spietato alla sopravvivenza e a "quell'arte di arrangiarsi" che evidentemente non è soltanto una prerogativa italiana, e che anzi qui… leggi tutto
Molto probabilmente il suo nome non dirà molto alla maggior parte degli spettatori, anche perché Joe Turkel, che ci ha lasciati il 27 giugno, poco meno di una settimana fa, all'età di 94 anni,…
Penso che del finale di Qualcuno da odiare debba essersi ricordato Robert Altman nel girare le ultime sequenze di California Poker (1974). Il protagonista è lo stesso, George Segal, e molto simile è la sensazione di vuoto che traspare dai suoi occhi. La vicenda qui raccontata da Bryan Forbes (1926 - 2013) - che, diciamolo subito, non è un grandissimo regista, ma si muove…
"Mi piacerebbe tanto rivederlo, ma non esiste più in commercio..."
"Ce l'avevo registrato, ma sarebbe bello se lo pubblicassero finalmente in dvd..."
"L'ho visto una volta in televisione quando ero piccolo e…
Ambientato in un remoto e sanguinante campo di prigionia giapponese molto affollato (le presenze degli internati, fra militari americani e inglesi, sono veramente cospicue, e tali da creare forti conflitti e tensioni), il film è un inno amaro e spietato alla sopravvivenza e a "quell'arte di arrangiarsi" che evidentemente non è soltanto una prerogativa italiana, e che anzi qui…
Chissà perché i film d'ambientazione carceraria sono così belli... Forse perché mostrano una comunità ai margini, all'estremo, con le sue crude regole e spietate leggi. O forse perché ci affascinano morbosamente…
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lo vidi tanti,,,troppi anni fa da ragazzinonon ha avuto èiù passaggi televisivi da allora, purtroppose siete cinefili , questo dvd non può mancare nella vostra cineteca..fatevi un regalo , la vostra intelligenza vi ringrazierà
commento di werk2