Regia di Jonathan Demme vedi scheda film
Che bello quando un film ti diverte e ti compiace allo stesso tempo. Bello, divertente, esplosivo... travolgente, in effetti. Sì, perché tu spettatore sei dentro fino al collo al tornado che sconvolge la vita di Charles Driggs. Lui è un giovane che punta alla carriera, uno yuppie appena concimato: ha un lavoro rispettabile, una bella casa, una famiglia, delle prospettive (almeno, così lui dice) e il suo incontro con Lulu toglie qualsiasi appoggio all'impalcatura della sua vita. Poi il viaggio senza meta, la visita ai genitori di lei, il sesso, la complicità, una festa di vecchi compagni di classe e l'incontro con uno dei suoi ex. Una parte di vita recitata. O forse l'unica vissuta davvero, chi lo sa.
Fatto sta che il trio di attori protagonisti è affiatato e di straordinaria bravura: Jeff Daniels è all'apice della carriera e dà l'impressione di poter sostenere qualsiasi ruolo; Melanie Griffith fornisce un'ottima prova e Ray Liotta è alla prima interpretazione importante, ma riesce subito a far vedere di che pasta è fatto. Tutti e tre sono infatti candidati ai Golden Globe. E poi c'è Jonathan Demme. Con "Qualcosa di travolgente" fioccano finalmente i giudizi positivi e comincia la costruzione di un regista che darà alla luce roba come "Il silenzio degli innocenti" e "Philadelphia". Insomma, travolgente nel titolo, travolgente per tutti.
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