La recensione su Qualcosa di travolgente

di Utente rimosso (LGiulia)

6 stelle

Mi permetto di omaggiare Demme che mostra tutta la sua artisticità creando una commedia brillante come "Something Wild", vera icona anni '80, non fosse che per lo stile ed il glamour, per poi passare nel 1991 al film che gli dona l'Oscar per la miglior regia, ovvero "Il silenzio degli innocenti", e nel 1993, all'acclamatissimo "Philadelphia". Insomma, regista che dagli anni '70 ad oggi, ha saputo regalarci delle vere chicche, ciascuna differente dall'altra e ciascuna a modo suo brillante.

Tornando a "Something Wild", spiccano la bellissima Melanie Griffith e i suoi affascinanti cambi look, l'affiatato compagno di avventura Jeff Daniels e un Ray Liotta, ai limiti del tarantiniano. Notevoli anche alcuni dei comprimari che sanno dare pepe alla pellicola e reggere la scena con grande efficacia.

Centro focale del film è il destino, l'amore che non ha limiti e regole, le scelte e la consapevolezza di noi stessi. Non è quindi una commediola leggera e banale alla ricerca dell'happy ending e della felicità. Piuttosto è lo sviluppo interiore sia di Charlie che di Audrey/Lulu, consapevoli che sono cambiati l'uno grazie all'altro, anche per merito di Ray, ex marito di Audrey e personaggio invece statico nel suo essere.

Ciò che il film ci trasmette è più del semplice messaggio "non è mai troppo tardi per..."; bensì, ci vuole gridare di seguire sempre noi stessi, perché nulla è più amaro della rassegnazione e il nostro destino è sempre pronto a sorprenderci (in qualunque modo questo debba avvenire).