Regia di Jonathan Demme vedi scheda film
Come nelle commedie classiche, ci sono un uomo e una donna che non sembrano avere niente in comune e invece scoprono di sì: lui è uno yuppie con la tendenza a compiere innocue trasgressioni, lei una sciroccata con latente voglia di normalità, quindi in qualche modo riescono a incontrarsi a metà strada. Nella seconda parte entra in scena Ray Liotta e il film vira progressivamente verso il drammatico, con un sottofinale addirittura truculento. A distanza di tempo ha perso un po’ della sua forza dirompente, e comunque secondo me la commistione di generi non tocca i vertici del successivo Una vedova allegra... ma non troppo; però mi piace il suo trattenuto romanticismo, ormai l’unico seriamente praticabile in questo mondo disincantato: senza quasi che ce ne rendiamo conto, assistiamo alla storia di un uomo dalla vita normale che vuole una donna e che per ottenerla arriva a fare cose che prima gli sarebbero sembrate impensabili.
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