Regia di Maurizio Ponzi vedi scheda film
Melodrammone intriso di patetico che fa leva sulle risapute capacità della Loren (madre coraggiosa, donna tutta d'un pezzo, sensibile ma energica e decisa... etc.) e ne approfitta per lanciare sul grande schermo Edoardo, il figlio della protagonista e del produttore Carlo Ponti. Che, avendo una decina d'anni, non è che lasci più di tanto il segno, ma perlomeno non fa grossi danni. Accanto a loro ci sono volti noti sistemati in particine, tanto per richiamare il pubblico: Noiret, Franco Fabrizi, Marisa Merlini ed anche Ricky Tognazzi, figlio d'arte mai disprezzabile. Sceneggiatura di Ponzi-Ferrini-Menon ('e John McGreevey', autore tv americano, citando testualmente la didascalia iniziale, che significa probabilmente una collaborazione più che un vero e proprio lavoro di team) tratta da soggetto di Sergio Citti; oltre a ciò che facilmente il pubblico può immaginare, c'è ben poco. Compreso il lieto fine d'obbligo. Mestiere sprecato. 3,5/10.
Una tassista, con figlio decenne diventato cieco in seguito ad un incidente, va alla ricerca dei tre uomini che ha frequentato nella sua vita, sperando di impietosirli e farsi consegnare la cifra necessaria all'operazione per ridare la vista al bambino.
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