Regia di Carlo Ludovico Bragaglia vedi scheda film
Il solito Grande "Totò"
Il soggetto del film è tratto dall'omonima commedia di Ettore Petrolini,un grandissimo comico e commediografo,poco noto alle nuove generazioni, in quanto fu molto attivo,in un periodo antecedente,all'avvento della TV. Questo come tanti altri film di Totò,dimostra la sua genialità e versatilità artistica,Su di una storia esile, ma grazie ad una sceneggiatura, spumeggiante,ancorchè divertente,il mitico Principe imbastisce uno dei suoi tanti indimenticabili personaggi.Una macchietta indelebile nella memoria degli appassionati di cinema, chi non ricorda e chi non conosce il celeberrimo tormentone "e io pago"declamato ad ogni piè sospinto dal Barone , la cui taccagneria sfiorava il paradosso, dando vita a delle situazioni comiche e grottesche, assultamente esilaranti.In tandem con Carlo Croccolo, che è giusto rammentare, è stato un artista straordinario e come spalla di Totò era semplicemente strepitoso,soprattutto quando vestiva i panni del suo servitore, cosa che gli capitò spesso, ha dato vita a dei siparietti indimenticabili:
"E’ morto il cavallo!""No! Accidenti! Il cavallo!""E’ morto! Oh povera bestia! E’ un danno! Mi è morto un cavallo! E di che cosa è morto? Come è morto? Quando è morto?""Da un momento all’altro.""Di che cosa?""Non mangiava... " "E va be' non mangiava, ma tu gli davi da bere?""Sì, sì, sì!""Acqua a soddisfazione?""Sì. Molta, molta. Ogni volta che la chiedeva, gliela davo.""Ed è morto l’istesso? Oh quanto mi dispiace, povera bestia. Adesso che si stava abituando a stare digiuno.""Eh!""Non si può fare un esperimento! Non me ne va una bene!"
"
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