Regia di Ted Post vedi scheda film
Dopo una serie di intemperanze, causa di imbarazzo per i vertici della forza di polizia di San Francisco, accusata di violenza gratuita ed eccessiva durezza, l'ispettore Callaghan è stato rimosso dalla "squadra omicidi" e destinato ad altro servizio. L'uomo di legge, votato all'azione, mal sopporta tale collocazione; ogni occasione è buona per tornare in prima linea contro i criminali che terrorizzano la città, con "effetti collaterali" particolarmente importanti e per la disperazione del suo superiore, tenente Briggs. In virtù della sua capacità investigativa, l'ispettore Callaghan è nuovamente assegnato alla "squadra omicidi". Qualcuno sta uccidendo, uno dietro l'altro, personaggi loschi, in grado di sfuggire alla giustizia ordinaria e continuare tranquillamente nei propri intrighi. Secondo episodio della serie dedicata all'ispettore Callaghan, diretto da Ted Post, il film fa riferimento, nel titolo al revolver Smith & Wesson preferito dal protagonista; un'arma in possesso anche dei suoi antagonisti, un gruppo di giovani agenti motociclisti, in forza alla polizia stradale, decisi, sotto la guida di una, inizialmente insospettabile, "anima nera", a far piazza pulita dei peggiori criminali senza passare attraverso i tribunali. Il prequel dà una precisa connotazione del carattere dell'ispettore Callaghan; in quest'opera la descrizione è ulteriormente affinata. Pur sentendosi legato dalle pastoie della burocrazia e preferendo l'azione alle "scartoffie", Callaghan ha un profondo rispetto per le istituzioni deputate a fare giustizia secondo le leggi della sua nazione, tant'è che non concede la minima apertura ai suoi avversari, i quali, riconoscendone il valore, tentano di tirarlo dalla loro parte. Del resto, sarebbe impossibile. Nel corso delle loro "prodezze" - i "giustizieri" colpiscono i loro bersagli in un momento in cui sono inermi, oppure sfruttando la divisa ed il ruolo di agenti di polizia stradale - costoro uccidono Charlie, un collega ed amico di Callaghan, in difficoltà psicologica a causa del fallimento del matrimonio e di problemi sul lavoro. Il protagonista non può lasciare impunito tale crimine. Dichiarata, pertanto, "guerra aperta", i "giustizieri" non hanno scrupoli nell'uccidere Smith, stretto collaboratore di Callaghan. L'ispiratore dei "giustizieri", fallito il tentativo di assassinare l'ispettore con la stessa arma, si muove in prima persona. Ma Callaghan non è una facile preda; affronta tutti gli avversari contemporaneamente. Lo scontro si consuma all'interno di una portaerei alla fonda. Clint Eastwood rende ancora un'ottima interpretazione; il suo Callaghan è un uomo duro, volitivo, consapevole dei propri limiti. Non cede alla hybris che caratterizza gli antagonisti, un gruppo di ragazzotti con dimestichezza con le armi ma poco cervello ed un anziano uomo di legge convinto di potersi sostituire alle Istituzioni preposte nel dispensare giustizia. Il tenente Briggs è interpretato da Hal Holbrook; il leader dei "giustizieri" in moto, l'infido John Davis, da David Soul. L'ambientazione è urbana; mostra, cosa molto comune per film dell'epoca, una città ricca ma corrotta, popolata da personaggi avidi e violenti e cittadini egoisti ed indifferenti alle sorti del prossimo. La critica verso l'ipocrisia della società, che da un lato chiede sicurezza, da un altro critica chi la offre non con le "buone maniere", molto accesa nel prequel, in questo episodio è presente, ma meno pronunciata. "Una 44 Magnum Per L'Ispettore Callaghan" è un buon poliziesco, sotto ogni aspetto. Trama solida, buone interpretazioni, convincente ricostruzione del contesto, azione ben dosata. Da vedere !
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