Regia di Prachya Pinkaew vedi scheda film
La trasferta americana del produttore/regista di ONG BAK e THE PROTECTOR tra gli altri riesce a fare centro, distanziandosi tra i titoli precedenti pur mantenedone lo stile nella messa in scena. Djimon Hounsou interpreta Curtie Church, uno dei sicari a pagamento più richiesti nel suo campo. Costui si reca in Thailiandia, dove viene ingaggiato dal genitore di una ragazza finita nel giro della prostituzione minorile molto sviluppato nel posto. Con l'aiuto del commerciante d'armi Jimmy l'inglese (Kevin Bacon) Curtie riesce a mettersi sulle tracce della gang responsabile del rapimento della ragazza che creca, cominciando così ad eliminarli uno dopo l'altro. Nel frattempo il proagonista viene avvicinato da Mae, una quattordicenne che si affeziona a lui... Mi aspettavo un film basato interamente su sequenze d'azione e di combattimenti rocambolesche e ottimamente coereografate, tipiche dei lavori Pinkaew e del compare Panna Rittikrai. Effettivamente in gran parte è così, ma questa volta la storia si solleva dalla banalità più totale ad esempio di THE PROTECTOR e di CHOCOLATE. Si nota infatti una dramamticità superiore, una maggior caratterizazione in almeno acluni dei personaggi e qualche elemento che ho trovato molto indivinato come quello del soprannaturale. Sempre azione e ritmo elevatissimo quindi, per giunta ben sostenuti dall'interpretazione di Hounsou, ma con maggiore professionalità aggiunta. Amara la frase che compare nel finale, dove si ricorda che il giro di prostituzione coinvolge circa 2 milioni di minorenni all'anno. Non che sia un film impredibile, però mostra un certo interesse anche superiore a quello che si poteva pensare
Buona, assomiglia un po' a Samuel Lee Jackson
Poco presente
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