Regia di Marco Bonfanti vedi scheda film
Oggi ho visto questo film e ho ancora una sensazione così forte addosso, che d'istinto ho deciso di registrarmi al sito e di scrivere una recensione. Viene la pelle d’oca a guardare L’Ultimo Pastore, uno dei film più emozionanti del mondo. La storia dei pastori nomadi è millenaria ma in alcune città del mondo sono scomparsi. La cementificazione delle città ha spazzato via l’erba, l’aria pura è stata soppiantata dallo smog. In questo caso si può richiamare la canzone di Adriano Celentano e citare “là dove c’era l’erba ora c’è una città” che è un pezzo de Il ragazzo della via Gluck. La città in questione è Milano. Milano con il suo Duomo, con il suo traffico cittadino, con la sua gente e con i suoi bambini. Quei bambini abituati oramai a vedere soltanto cemento e case che non sanno più cos’è un pastore, non sanno più cos’è una pecora perché non hanno mai visto ne l’uno ne l’altra.
E allora Renato Zucchelli, l’ultimo pastore nomade rimasto, si prefigge un obiettivo unico al mondo: portare le pecore a Milano e piazzarle davanti al Duomo per farle vedere ai bambini! “Non mi fermerà nessuno” dice nel film realizzato dal regista Marco Bonfanti. Zucchelli parte con le sue pecore e attraversa pianure, colline, strade fino ad entrare a Milano ed arrivare al Duomo con un gregge di ben settecento pecore, tra lo stupore e la curiosità della gente. Questo evento unico al mondo è successo il 1 ottobre 2011 e la notizia ha fatto il giro del mondo sui giornali e telegiornali. Così come L’Ultimo Pastore ha fatto il giro del mondo e ha avuto successo ovunque...
E' un film di pura poesia, una piccola opera d'arte. Da stravedere!!!
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