Il quarantenne Renato Zucchelli è l'ultimo pastore rimasto nell'area di Milano. Trascorre l'estate con le sue pecore tra le valli bergamasche e rientra alla periferia del capoluogo lombardo per svernare. Renato ha un solo grande sogno: raggiungere il centro della città e far incontrare il suo gregge ai bambini della città, a cui trasmettere la sua idea di libertà. L'occasione per trasformare il sogno in realtà si manifesta grazie all'esplicita richiesta di una scuola elementare.
Note
Alla strada dell’epica si aggiungono i panoramici sentieri dell’etica: pensieri e parole di Renato, gemme filosofiche da umiliare politici, ritratti di famiglia, una lezione di lingua arcaica, considerazioni economiche, l’elogio di (questa) follia resistente, personaggi secondari da urlo, un cane invisibile. Il tutto in un cinema semplice, che sa che il docu è una fiction e compone quadri come un Seidl addolcito, amabilmente fumettistico, che ammicca al western e alla sitcom e sorride contento della sua transumanza, in immagini che non guardano a Pelešjan, ma sanno rendere piacere sincero goffi videoclip in ralenti, da brutte tv locali. Prezioso.
L’ultimo pastore è la storia di 700 pecore nel centro di Milano, una lucida follia d’altri tempi portata avanti attraverso una piacevole sceneggiatura che sembra voler mostrare la macchina da presa come un’intrusa nella vita di Renato, sua moglie e dei loro quattro figli. Nel film, che ripercorre tutte e quattro le stagioni della pastorizia, dalla transumanza fino al ritorno a casa,… leggi tutto
Una grandissima opera, concepita completamente dall’esordiente milanese 32enne Bonfanti, con un equilibrio solido e mirabile. Breve (73 minuti), assolutamente incisiva nel messaggio che vuole trasmettere, con tutti gli annessi tecnici dovuti: fotografia, montaggio, sonoro, colonna sonora, non manca nulla.
L’impianto è rousseauiano, e mai retorico come invece facilmente…
Scavare il Pieno, Scolpire il Vuoto: il Biancore della Rena: Nitrato d'Argento, Polvere di Marmo: Dettagli e Venature: Homo Faber, Cantiere Aperto.
Cos'è una Cattedrale? Poggia, cresce, sostiene…
Le lacrime scendono davanti a tanta serenità, saggezza, autenticità senza dolore con la stessa semplicità con cui Renato (Il pastore) parla dei bambini di colore, delle pecore, delle sue montagne, della sua vita. E' vero che dietro è assistito anche da una gran donna e insieme non potevano che costruire una grande famiglia. Un film indimenticabile, una lezione di…
Oggi ho visto questo film e ho ancora una sensazione così forte addosso, che d'istinto ho deciso di registrarmi al sito e di scrivere una recensione. Viene la pelle d’oca a guardare L’Ultimo Pastore, uno dei film più emozionanti del mondo. La storia dei pastori nomadi è millenaria ma in alcune città del mondo sono scomparsi. La cementificazione delle…
"i sogni son desideri di felicità" non sarà stato un gran poeta a scriverla questa frase, ma anche la più banale ovvietà può risultare ina frase da eleggere a mantra. renato zucchelli fa il pastore. quella è una vita che gli piace fare. racconta che i suoi genitori non erano molto per la quale, soprattutto la madre, ma alla fine hanno dovuto accettare la sua scelta. una scelta non facile…
L’ultimo pastore è la storia di 700 pecore nel centro di Milano, una lucida follia d’altri tempi portata avanti attraverso una piacevole sceneggiatura che sembra voler mostrare la macchina da presa come un’intrusa nella vita di Renato, sua moglie e dei loro quattro figli. Nel film, che ripercorre tutte e quattro le stagioni della pastorizia, dalla transumanza fino al ritorno a casa,…
L’ultimo pastore, film di Marco Bonfanti che narra la realtà (o meglio, una realtà separata dalla realtà predominante) e che veicola ben più di un solo messaggio (di livelli interpretativi ce ne sono, credetemi!), è decisamente tra i film più divertenti, intelligenti e godibili che mi è capitato di vedere negli ultimi anni. È un falso “documentario” che racconta la quotidianità…
L'etichetta di "documentario" mi lascia un tantino perplesso: ho sempre pensato che questo vocabolo indicasse un'opera che registra fatti e avvenimenti completamente svincolati dall'intervento dell'operatore o del regista, i quali si limitano semplicemente a riprendere ciò che accade. Qui invece il protagonista in alcuni momenti "recita" ed alcune situazioni sono preparate e messe in scena dal…
«È meglio un giorno da pecora che 100 da leone» dichiara Renato Zucchelli alla mdp di Marco Bonfanti. Massa corporea ingombrante, volto pacioso, eloquio impacciato. «Sono un pastore», dice. Uno degli ultimi. Il film, piccolo, ironico, affettuoso, offre la possibilità di conoscerlo, Renato, tenero e ostinato protagonista di un’era perduta, nomade e rurale, legata alla madre terra, a…
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Commenti (2) vedi tutti
Piccolo capolavoro. Diventerà un classico.
leggi la recensione completa di LauronaDocumentario tra le valli Bergamasche e non solo a suon di rumori di vita agreste e una miriade di … Pecore in moltitudine quasi infinita.voto.1.
commento di chribio1