Regia di Erdenibulag Darhad, Emyr ap Richard vedi scheda film
TFF 2012 - TORINO 30 - CONCORSO
Verità e finzione, concretezza ed indecisione cronica si mescolano nella vita di un corpulento stuntman che torna in città dopo un infortunio. Gli viene offerto senza difficltà, da una ragazza che frequenta, la possibilità di ottenere finalmente la parte della sua vita, quella che gli potrebbe consentire di realizzare una svolta completa per la sua carriera altalenante o comunque marginale. Ma l'uomo lo desidera veramente o gli basta girare ogni tanto qualche scena a cavallo nella mischia delle comparse? Intanto l'uomo prosegue a visionare appartamenti per attribuire anche quel senso di stabilità che finora è sempre venuto meno nella sua esistenza. Sentirsi realizzati col proprio mestiere, con le proprie attitudini, capire quali esse siano può essere molto più complesso di quanto non sembri. Lento e quotidiano nello scandire degli eventi qualunque, il film si fa apprezzare tuttavia per quel senso di irrisolto e di incertezza o dipendenza da qualcuno o da qualcosa che regola e disciplina le vite di tutti coloro che non sono quasi mai in grado di agire d'istinto e "cavalcare" l'onda degli eventi senza farcisi travolgere. Crucci d'autore, sfumature umorali senza eccessi o drammi sopra le righe, silenzi dolorosi e una sottile ansia per un senso di irrisolutezza: tutto ciò e niente di più per una cinematografia rara ed emergente da tenere senz'altro d'occhio.
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