Regia di Amy Seimetz vedi scheda film
TFF 2012 - TORINO 30 - CONCORSO
Esordio nella regia di una bella e giovane regista americana, Amy Seimetz, fino ad ora attrice in produzioni indipendenti e questa sera in sala alla presentazione ufficiale del suo film.
Il suo lungometraggio ha un inizio violento, improvviso e folgorante, e si sviluppa presto come una fuga su una vettura scassata nella quale la regista fa salire pure noi spettatori senza rivelarci nulla immediatamente, lasciandoci capire poco per volta, senza fretta. La situazione si fa un po' piu' chiara man mano che il viaggio prosegue, fino a farci comprendere che ci troviamo di fronte ad una situazione da "Brivido caldo", ma questa volta girato con 3 dollari e molta fame narrativa. Dunque comprendiamo pure che c'e' scappato il morto, che si rivela presto essere il marito della giovane, bella e immatura Crystal. Leo, suo amante, responsabile o anche solo suo complice dell'omocidio, ha un po' piu' di sangue freddo per progettare un piano, e per questo decide di caricare il cadavere nel bagagliaio e andare a trovare una sua amante in Florida, per crearsi un alibi, trovando un posto provvisorio nelle vicinanze per la ragazza, sempre piu' instabile e fuori controllo.
Un bel piccolo film che sa creare la giusta ansia nello spettatore che, salito a bordo insieme ai due fuggiaschi, si trova coinvolto in una sporca tragedia di ordinaria violenza familiare sfociata in tragedia. Sullo sfondo paesaggi desolati e trasandati di un'America di serie B, parchi turistici mezzi abbandonati nel periodo fuori stagione, regno di sirene kitch e altri orrori decadenti.
Un bell'esordio che promette sviluppi interessanti.
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