Regia di Jon Turteltaub vedi scheda film
Commedia simpatica ed autoironica abbastanza godibile, ma che non sfrutta i suoi spunti nel migliore dei modi offrendo perciò una dose di divertimento inferiore a quella che avrebbe potuto offrire. La sceneggiatura di fatti non scarseggia di idee o situazioni, è solo che non sa giostrarle con la massima esilaranza, però scarseggia di battute efficaci - le gags buone si contano sulle dita.
La trama ruota attorno alle vicissitudini di quattro amici d'infanzia che decidono di rincontrarsi a Las Vegas dopo quasi sessant'anni che vivono in città diverse, per celebrare l'addio al celibato di uno di loro, Billy. Convinti di poter risvegliare ognuno il proprio spirito giovanile, cercheranno di darsi alla pazza gioia tra gioco d'azzardo, alcool e donne senza però arrivar mai a concludere nulla perchè il peso dell'età si fa indubbiamente sentire e proprio come uno dei protagonisti cerca di dare ad intendere, l'unica "pasticca" che possono ormai permettersi di prendere è quella della pressione!
L'atmosfera è bonaria e nostalgica, il clima è mediamente divertente, raramente volgare e riesce a salvare la faccia evitando di cadere in una sterile comicità demenziale grazie al supporto di una tenera morale di fondo e di una dose di buoni sentimenti che si avvia verso dei risvolti per una volta non poi così scontati (lo scapolone doc alla fine capitola e lascia perdere la crisi di mezz'età trovando la stabilità in un rapporto basato sull'amore vero che scopre di provare verso una donna più "matura" e non per una ventenne che aveva erroneamente pensato di sposare, mentre uno dei suoi amici "adulteri", manda in bianco una bella ragazza perchè scopre di amare ancora così tanto la moglie con la quale ha condiviso per una vita gioie e dolori, da non desiderare affatto di tradirla). Ma comunque, il vero valore aggiunto e compensativo di questo film imperfetto, è il cast all-star che riesce a fondersi bene offrendo delle valide interpretazioni. Non è infatti difficile credere che un cast di star anonime, con una sceneggiatura come questa, non avrebbe risvegliato l'interesse di un grande pubblico. Robert De Niro, Michael Douglas, Morgan Freeman e Kevin Kline invece, nonostante anche in questo caso ripetano se stessi (con coscienziosa autoironia però stavolta), sono ancora in grado di intrattenere e di far perlomeno sorridere con uno show forse anche un po' autobiografico sul riscatto della vecchiaia...
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