Regia di Jon Turteltaub vedi scheda film
Per l'addio al celibato di quello più mondano del gruppo,quattro amici alle soglie della settantina,uniti dall'infanzia,si concedono un fine settimana a Las Vegas,in cui problemi di salute,vecchie ruggini e malesseri dovrebbero essere cancellati per qualche giorno:c'è quello che è "autorizzato" dalla moglie a darsi alle follie,con profilattico in dono annesso,c'è uno che è malato di cuore e non dovrebbe sdarsi,con figlio ansiosissimo che lo controlla,c'è uno che è vedovo da poco e con il promesso "sposino" ha un pò di attriti,perchè è rimasto deluso.In tre giorni ci sarà tempo di vivere qualche avventura,e di confrontarsi per provare a rinsaldare la vecchia amicizia.Per certi versi è toccante vedere i grandi nomi che tra i Settanta e i tardi anni Novanta hanno fatto saltare il banco al box-office,continuano a sgomitare,e fare gruppo,illuminando i casting di accoppiate,e a volte,come in questo caso,veri e propri gruppi di star un tempo impensabili o quasi,insieme in cartellone.Però il tempo scorre,c'è poco da fare,e magari un copione non imprescindibile non aiuta,anche se la classe dei grandi interpreti,abbinata alla sicurezza del mestiere,può ovviare a tante imperfezioni.Certo,John Turteltaub,che comunque può vantare diversi titoli dai buoni incassi,è un "professional" affidabile per gli studios,un regista senza grande personalità,però abituato a lavorare con le star che solitamente conduce in porto,senza grandi impennate,le operazioni che gli vengono affidate:ecco,tutto sommato "Last Vegas" è una commediola non irresistibile,qua e là gradevole,ma gli manca un minimo morso di cattiveria,di sarcasmo,che sarebbero stati invece efficaci.E invece,soprattutto verso il finale,le spruzzate di melassoso buonismo non mancano di certo:nel cast,serviti così così Freeman e Kline,in sostanza nei ruoli "laterali",e se a De Niro tocca la parte del sentimentale della banda,è Douglas il vero protagonista della storia,con un personaggio meno superficiale di come voglia apparire.Tra i quattro leoni,però,quella che ne esce meglio è la signora Mary Steenburgen,che presta un misto di disincanto e serenità alla sua cantante di club regolarmente vuoto,che la fa brillare e risultare migliore del film stesso.
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