Regia di Amma Asante vedi scheda film
Una piacevolissima sorpresa di inizio stagione questo LA RAGAZZA DEL DIPINTO, pellicola basata su una storia vera.
Un film che senza tanti giri di parole mette al centro la situazione delle persone di colore nell'Ighilterra del 1779.
Più precisamente si focalizza sulla storia di Dido Elizabeth Belle che è figlia naturale del capitano della Marina Inglese e di una donna di colore.
La bambina verrà, così, prelevata dalla feccia e fatta crescere come una vera e propria aristocratica in casa dello zio Mansfield, che presiede la Suprema Corte del King's Beach.
E neanche il denaro può far nulla davanti al razzismo più bieco: nonostante Belle abbia ereditato una cospicua fortuna alla morte del suo padre naturale non riesce a farsi accettare in società che la guarda sempre con malcelato schifo.
Una pellicola così poco pubblicizzata (anzi, proprio per niente) che ci trasporta nelle idee vetuste del diciottesimo secolo (ma quantomai attuali) e che ci fa riflettere su quanta poca strada sia stata fatta e su quanta ve ne sia ancora tantissima da fare.
Complimenti alla 32enne Gugu Mbatha-Raw, che veste i panni di Dido, in una prova di recitazione molto profonda e che crea all'istante empatia con lo spettatore.
Ma il resto del cast non è da meno: Tom Wilkinson, nei panni dello zio di Belle, si fa odiare per quasi tutto il film aderendo al suo personaggio in modo completo. E non è da meno Sarah Gadon nei panni della cugina Elizabeth che è cresciuta con Dido dal suo arrivo al castello e che ha sviluppato un affetto per quella ragazza mulatta che solo le sorelle e le persone di larghe vedute possono avere.
Arrivando a conclusione.....4 stelle ad un film da proiettare nelle scuole, che ci permette di riflettere e che non scompare subito dopo averlo visto.
E che non può lasciare indifferenti.
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