In una villa di campagna vivono una madre cieca e i suoi quattro figli. La loro è una famiglia decisamente particolare, anche perché molti dei ragazzi hanno gravi problemi psichici. Fra questi solo Augusto sembra aspirare a una condizione di normalità borghese. Leone è subnormale e finisce affogato nella vasca da Sandro. Costui è epilettico e anche Giulia non è del tutto "a posto", almeno a giudicare dal modo con cui osserva il fratello morire durante una crisi di epilessia.
Note
La folgorante e dissacrante opera prima del ventiquattrenne Bellocchio, che firma il soggetto e la sceneggiatura (il montaggio invece è di Silvano Agosti), con un ritratto di borghesia in nero sull'orlo della follia. Un film che ha fatto epoca.
Tragico epilogo di una famiglia priva di figure solide e determinanti. Il phatos narrativo raggiunge il culmine con l'emozionante aria della "Traviata".
patologico e surrealistico, il dissacrante capolavoro di Bellocchio mette in luce i rapporti di morbosita' e di sfruttamento che si instaurano all'interno dell'istituzione familiare
Ma chi diavolo è bigluciano83?Costui ha criticato,dopo "In the mood for love",anche questo manifesto-capolavoro del nostro cinema.A questo punto mi leggo tutte le sue opinioni.Speriamo non ne abbia combinate altre!
Straordinario, magnifico, esaltante. Il film che si può fare con la rabbia dei 26 anni. Bellocchio è uno dei più grandi registi italiani, perchè distrugge il vero carcere dell'esistenza, la famiglia
"I pugni in tasca" è il primo film di Marco Bellocchio ed è uno dei più notevoli esordi del cinema italiano, degno di altre opere prime epocali come "I 400 colpi" di Truffaut e "Fino all'ultimo respiro" di Godard. Del resto, Bellocchio fu uno dei registi italiani più sensibili alla lezione della Nouvelle Vague francese, insieme a Bertolucci e a pochi altri. La storia di Sandro, giovane… leggi tutto
In questi giorni mi sono trovato a discutere con un amico sul perché certi film, benché realizzati in maniera ammirevole, abbiano avuto poco successo o comunque minore riscontro rispetto a certe pellicole…
Alcuni film che mi sono particolarmente piaciuti considerando l'intero arco della mia vita finora, compresa quindi anche la mia infanzia.... Piano piano li vado aggiungendo, perché non mi possono venire in mente…
Glaciale e inquietante come la litania musicale appositamente composta da Ennio Morricone, I pugni in tasca fu il dirompente esordio alla regia dell'allora giovanissimo Marco Bellocchio. Debitore della Nouvelle vague francese non solo per quanto riguarda la sperimentazione linguistica, ma soprattutto per uno spirito di contestazione totale, giovanile, di rottura nel suo raccontare la…
Marco Bellocchio ci parla dei suoi inizi al Centro Sperimentale di Cinema di Roma, nel quale era entrato per studiare recitazione (ispirato da Marlon… segue
Qual'è il primo ricordo che avete di Ennio Morricone?
Credo che tutti quelli che conoscono Morricone si ricordano la prima volta in cui hanno scoperto uno dei componimenti del maestro. Io ricordo il giorno in…
Questo notte se n’è andato.
E’ morto uno dei massimi maestri della musica da film, anzi della musica punto.
Addio a Ennio Morricone, un mito per tutti noi, cinefili e non. Un gigante.
Se…
Nel 1968 i pugni si alzarono minacciosi e fuoribondi per distruggere l'assetto sociale ingiusto ed obsoleto, ma all'alba della contestazione essi erano ancora in tasca seppur ben serrati in attesa del momento giusto per elevarli; questione di momenti dato che il sentore nell'aria era quello di una rivolta imminente, seppur nel 1965 ancora sotterranea e nascosta.
Negli anni 60' il cinema…
In una villa di campagna piacentina vive una famiglia problematica. La madre è cieca, due figli soffrono di epilessia, Giulia è innamorata dei due fratelli e Augusto, il maggiore è l’unico che conduce una vita normale, ha un lavoro ed esce. Tutti gli altri sono quasi rinchiusi nella antica villa, lontana dalla società che è in evoluzione. Per Bellocchio…
Una storia che probabilmente, nel suo terribile concretizzarsi, è stata sicuramente più comune di quanto si possa pensare. Figli malati, figli ingrati, figli stanchi ed oppressi, insensibili, ossessionati, schiavi di un sistema di vivere chiuso ed ancora bigotto,… cercano e trovano una via per fuggire, per realizzare i loro sogni quando, invero, non ne hanno più, da…
Il fascino della cosidetta "opera prima" resta scolpito nella mente di ogni cinefilo: alcuni registi hanno lanciato la propria carriera attraverso pellicole rivoluzionarie e talvolta indimenticabili. Ecco la lista…
Decine, in Splendor, sono i riferimenti ad altre pellicole, attraverso locandine, citazioni, frasi, sequenze, etc...
In questa playlist raccolgo i film omaggiati da Scola, ordinandoli per data di distribuzione. Come…
In una villa dell’Appennino emiliano vivono una madre cieca (non solo in senso fisico) e quattro figli: Augusto è l’unico a condurre una vita normale, Alessandro è epilettico, Giulia ha tendenze incestuose, Leone è un ritardato mentale. Augusto vorrebbe sposare la fidanzata e andare a vivere in città; Alessandro fa fuori prima la madre gettandola in un…
Mancanti:
- Day & Night (2010)
- La commune (Paris, 1871) (2000)
- A Close Shave (1995)
- Marketa Lazarová (1967)
- Kiga Kaikyô (1965)
[lavori in corso]
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Commenti (10) vedi tutti
Sonnacchioso in vari punti.
commento di gruvierazImpetuoso, scioccante, morboso. Uno spaccato traumatizzante di un'epoca di transizione.
commento di Stefano L...l’insoddisfazione esistenziale accompagnata da quel certo mal di vivere che sconfina nella follia...
leggi la recensione completa di BradyOttimi attori per un film coraggioso e molto difficile. 2 aggettivi per descriverlo: morboso e disturbante
commento di sonicyouthTragico epilogo di una famiglia priva di figure solide e determinanti. Il phatos narrativo raggiunge il culmine con l'emozionante aria della "Traviata".
commento di z mostel8+
commento di nico809,5
commento di incallitopatologico e surrealistico, il dissacrante capolavoro di Bellocchio mette in luce i rapporti di morbosita' e di sfruttamento che si instaurano all'interno dell'istituzione familiare
commento di ed woodMa chi diavolo è bigluciano83?Costui ha criticato,dopo "In the mood for love",anche questo manifesto-capolavoro del nostro cinema.A questo punto mi leggo tutte le sue opinioni.Speriamo non ne abbia combinate altre!
commento di WongStraordinario, magnifico, esaltante. Il film che si può fare con la rabbia dei 26 anni. Bellocchio è uno dei più grandi registi italiani, perchè distrugge il vero carcere dell'esistenza, la famiglia
commento di truffaut