Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film
Secondo me non uno dei migliori tre di Alfred Hithcock (cioè non è il mio preferito, ma non stiamo mica parlando dell’ultimo arrivato!) per quanto il valore sia comunque di altissimo profilo in ogni caso, ma un’opera che va valutata anche, se non soprattutto, per quanto ha rappresentato e per il fatto di essere un modello molto utilizzato seppur con risultati quasi sempre molto più bassi (e anche per questo merita un encomio enorme).
Infatti fu un film che turbò in maniera particolare, con diverse critiche annesse, per una rappresentazione particolarmente cruda utilizzata in diversi frangenti.
Ma questo è proprio uno dei fattori che lo valorizzano appieno, soprattutto insieme ad una regia che comanda ogni situazione con una serie di scelte nelle inquadrature che dovrebbero rappresentare l’abc della scuola di cinema per chi si vuole cimentare, anche ai livelli più alti moderni, con il genere thriller.
Purtroppo così non è, evidentemente questo dimostra che quanto fatto da Hitchcok va ben oltre il cinema di genere in cui qualcuno, per fortuna pochi, vorrebbe relegarlo.
Angoscia profonda e stato di turbamento nello spettatore sono due effetti importanti che questo film offre, con una prima parte che fa da prologo esemplare ad una seconda dove le carte vengono calate in una successione sapiente ed una abilità tecnica innegabile.
Grande cinema, buonissime le interpretazioni, aiutate da scelte di visuale sempre felicissime.
Imprescindibile, chiunque dovrebbe studiarselo prima di fare un thriller, l’uso della telecamera è assolutamente magistrale.
Uso della telecamera magistrale, una regia avanti anni luce rispetto ai tempi, un modello raramente raggiunto, purtroppo.
Regala un pazzo estremamente efficace, un'interpretazione angosciante ed importante.
Decisamente brava.
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