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La provinciale

Regia di Mario Soldati vedi scheda film

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La recensione su La provinciale

di alan smithee
7 stelle

locandina

La provinciale (1952): locandina

FESTIVAL DI VENEZIA 80 - PRE-APERTURA 

Nel giorno 0 della Mostra del Cinema di Venezia numero 80, la consueta pre-apertura viene doverosamente dedicata alla grandissima Gina Lollobrigida, scomparsa nel gennaio scorso, e della quale, ahimè, la stampa ha più parlato in relazione alle complicate vicende testamentarie, degne di una soap, piuttosto che in relazione al valore artistico di questa nostra fondamentale interprete, una tra le poche famosa all'estero non meno che in patria.

Il secondo dei due lavori con cui la Mostra intende celebrare questa star di prima grandezza, è il magnifico restauro appena ultimato inerente un film certamente non tra i più noti della Lollobrigida, ma certamente uno tra quelli in cui la grande attrice riesce a dare sfoggio delle sue notevoli doti di attrice raffinata e sfaccettata, alternando con sapienza ed estrema naturalezza la nota carica erotica propria di un fisico prorompente ben noto, ad un carisma drammatico sin sofisticato e piuttosto inedito.

 

Gina Lollobrigida, Franco Interlenghi

La provinciale (1952): Gina Lollobrigida, Franco Interlenghi

Il film in questione è La provinciale, diretto nel 1953 dallo scrittore e regista Mario Soldati, sulla base di un racconto di Alberto Moravia, adattato per lo schermo grazie ad una sceneggiatura dello stesso Soldati e di Giorgio Bassani.

La vicenda, a tratti melodrammatica, a tratti sin grottesca, sino a sfociare in un inedito registro dai risvolti al limite del noir, è incentrato sulla figura di Gemma, una incantevole figlia di una affittacamere di provincia, che, dal giorno in cui, per un raptus improvviso, accoltella ad un braccio una conoscente convivente, innesta un lungo flashback in cui si torna indietro per spiegare le ragioni recondite che hanno generato la crisi.

Vicissitudini amorose e relazioni rese impossibili da segrete relazioni adulterine, incoraggiano matrimoni che appaiono di convenienza e per questo senza futuro, ma che poi i drammatici fatti incoraggiano a mantenere come unica soluzione per poter andare avanti con onestà, rifuggendo gli intrighi di chi invece aveva calcolato con malizia ben altre soluzioni.

Una trama sin elaborata e tortuosa che la penna di Moravia interseca tra istinti amorosi e voglia di riscatto sociale, in linea con lo stile del grande scrittore.

Soldati riesce a coglierne i tratti salienti conservando ritmo e verve in un film tutto sussulti e svolte improvvise, dando vita ad un dramma coniugale che cerca di districarsi a fatica tra inganni e premeditazioni.

 

Gabriele Ferzetti

La provinciale (1952): Gabriele Ferzetti

E potendo contare su un cast molto motivato e coeso, entro cui spiccano le interpretazioni di Gabriele Ferzetti e Franco Interlenghi, rispettivamente l'amore di ripiego e quello impossibile, ma soprattutto quello di una Gina Lollobrigida davvero superba per la capacità di giostrarsi tra il meló e l'intrigo familiare, dando anima e corpo ad un personaggio piuttosto complesso e sfaccettato che brilla per capacità di soppesare in uno stesso corpo tenacia e romanticismo.

Il film, presentato in Concorso al Festival di Cannes numero 6, vinse poi il Nastro d'Argento come Miglior film e Gabriele Ferzetti si aggiudicò la menzione come miglior attore non protagonista.

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