Nel vecchio castello in cui abita, il vecchio scrittore Clive Langham, ormai alcolizzato e acciaccato, vive una notte di ricordi. Nella sua mente allucinata si affollano i volti della moglie suicida e quelli dei figli, uno é un avvocato di successo, e della nuora che divengono protagonisti di un immaginario romanzo. Al mattino i personaggi si ritrovano, convenuti a festeggiare il 78° compleanno dello scrittore. Un po' Robbe-Grillet e un po' Bergman, Resnais realizza un film tra l'incubo e il ricordo. Un'indagine impietosa, ma con humor, nella mente di un uomo. Splendida la colonna sonora del vecchio Miklos Rosza, grandissimo Gielgud.
Film difficile, come tutto il cinema di Resnais, "Providence" necessita di diverse visioni. Alla fine della prima visione lo rigettai come un pastiche molto sopra le righe, dai dialoghi inutilmente aulici, che non evitava perfino alcune volgarità gratuite. Tuttavia, bisogna considerare che si tratta di un viaggio nella mente umana, che le scene che ci vengono proposte per più di… leggi tutto
Resnais non è mai stato un autore semplice ed in Providence dà dimostrazione di saper fare anche di meglio di quanto visto sinora; il regista francese vuole qui complicarsi (complicarci) la vita all'ennesima potenza mescolando sogno, realtà e fantasticherie di un anziano scrittore dall'ingegno ancora piuttosto vivido. In una sorta di delirio alla Lynch ante litteram, Resnais… leggi tutto
Film difficile, come tutto il cinema di Resnais, "Providence" necessita di diverse visioni. Alla fine della prima visione lo rigettai come un pastiche molto sopra le righe, dai dialoghi inutilmente aulici, che non evitava perfino alcune volgarità gratuite. Tuttavia, bisogna considerare che si tratta di un viaggio nella mente umana, che le scene che ci vengono proposte per più di…
Il cuore della dodicesima è la trinità viva e attiva Lynch - Malick - Mann. Tre diverse coordinate degli Stati Uniti odierni più sconfinati. Qualche parola d'accompagnamento è necessaria…
Film onirico che riesce continuamente a stravolgere lo spettatore con continui diversi finali,frutto della fantasia del protagonista che cerca, in una notte insonne, di dirimere la matassa di problemi,pensieri e vicende familiari che lo attanagliano insieme ad un male dal quale ormai non sembra più potersi salvare. Figli e figliocci, amanti e mogli perdute (e poi ritrovate), tutti concorrono a…
E' una lista delle emozioni, emozioni di vita vissuta e condivisa con chi gioisce, patisce e ama sullo schermo; estetiche per come queste emozioni sono espresse, nel giusto stile, uno stile necessario, non ridondante o…
Bella l'idea, straordinari gli interpreti (tutti di razza) e gustosa per molti versi la messa in scena ma di contro c'è un eccesso di verbosità ed una ridondante elaborazione dei dialoghi. Il film in tal modo scorre male, è appesantito dalla teatralità delle scene e dalla forza dei dialoghi e questo lo rende suscettibile del gusto personale. Chi ama gustare un film come un'opera teatrale e…
Per Gautama l'incontro con la malattia - al pari di quello con la vecchiaia e la morte - fu decisivo per la comprensione dell'esistenza della sofferenza dell'umanità. Anche per il cinema, spesso, le cose van così e…
"Il Circolo "Providence" presenta: Lovecraftiana - rassegna cinematografica dedicata al grande HPL - ovvero storia di un rapporto piuttosto problematico" Una… segue
Resnais non è mai stato un autore semplice ed in Providence dà dimostrazione di saper fare anche di meglio di quanto visto sinora; il regista francese vuole qui complicarsi (complicarci) la vita all'ennesima potenza mescolando sogno, realtà e fantasticherie di un anziano scrittore dall'ingegno ancora piuttosto vivido. In una sorta di delirio alla Lynch ante litteram, Resnais…
Estrosa riflessione di Resnais sul processo della creazione artistica, dominato dalla potenza inventiva dell’artista/demiurgo, ed attraversata da una vena di fantasia (qui forse rappresentata dal calciatore in tenuta, che si intromette continuamente sulla scena) e non estranea a momenti di grande sofferenza fisica e psicologica. Qui, lo scrittore, un settantottenne con continui dolori…
Providence è la città statunitense in cui è nato e morto H. P. Lovercraft, scrittore dell'orrore e del fantastico che negli ultimi anni della sua vita si era ritirato in una sontuosa villa dove vi morirà a causa di un cancro all'intestino. Si capisce subito qual è il punto di partenza di Alain Resnais, il quale prende evidentemente spunto dalla biografia dello scrittore statunitense per…
Uno dei film più interessanti dell'originale e sempre sorprendente Alain Resnais. Un vecchio scrittore scapestrato passa una notte cercando di rielaborare i suoi ricordi (molti, cattivi) e le sue fantasie (molti incubi) inventandosi una nuova storia avente per protagonista l'austero figlio, sua moglie, trasformata in borghese insoddisfatta, che vuole fuggire col figliastro, trasformato in una…
Film che attaccano e saltano verso la Visione come farebbe la tigre più carica d' Oro.
Dedicato alla splendida Tigre dell' anonimo dipinto giapponese "La tigre nel boschetto di Bambù" del XVII secolo.
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