Regia di Phil Lord, Chris Miller, Chris McKay vedi scheda film
Molteplici livelli di lettura, un film ricco di spunti per grandi e bambini
The lego movie è un bellissimo cartone, graficamente curato nei minimi dettagli e caratterizzato dalla presenza di personaggi adorabili e carismatici. La cosa che più mi è piaciuta di questo film sono i molteplici livelli di lettura che si intersecano brillantemente:
Il film è ambientato in un mondo tutto fatto di Lego e questo è un primo piano, tuttavia nel suo corso si scopre che questo mondo è l'insieme delle collezioni lego di un padre morbosamente preciso il cui figlio si intrufola di nascosto in cantina per giocare e animare questo mondo. La componente metavisiva è abbastanza banale, seppur ben curata: lo scontro finale è tra un padre meticolosamente attaccato alla sua collezione e un figlio che vorrebbe giocare, mettere l'operaio nel grattacielo, batman nel farwest e lasciarsi ispirare dalla fantasia. Alla fine il padre cede alle richieste del figlio, si lascia andare e gioca insieme a lui.
Il primo livello di lettura invece, quello che viviamo nel mondo Lego è assai più politico e accattivante. Ci racconta di Emmet un semplice operaio che da sempre vive seguendo le istruzioni, egli però viene erroneamente ritenuto il prescelto da un gruppo di ribelli che non amano essere soggiogati alle istruzioni da seguire. Così intraprendono una lotta contro il malvagio Lord Bussness il quale comanda l'intero mondo Lego, soggiogando gli abitanti attraverso le istruzioni, musica di cattiva qualità e miseri contentini. Alla fine l'unione di tutti gli abitanti del mondo lego, i quali raggiungono una nuova consapevolezza della loro condizione di sfruttati, permetterà loro di sconfiggere lord bussness e creare un nuovo sistema, in cui ogni Lego può vivere serenamente non per forza sequendo le istruzioni.
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