Regia di Phil Lord, Chris Miller, Chris McKay vedi scheda film
I due giovanissimi e geniali registi dei due Jump Street portano sullo schermo un'inno all'immaginazione e all'essere sè stessi non banale nè fastidioso come potrebbe sembrare, ma divertente, originale e diretto (soprattutto ai più piccoli).
Dopo questo lungometraggio possiamo affermarlo: anche la Warner finalmente ha la sua casa di animazione cgi di tutto rispetto. Infatti a differenza della Fox (BlueSky e ora Dreamworks), della Universal (Illumination), della Disney (Pixar e non solo), la Warner si era ridotta negli ultimi anni a far uscire ogni tanto qualche film d'animazione in 3d, ma senza una produzione specifica vera e propria, non riuscendo mai a sbancare veramente con titoli come Polar Express, Happy Feet e i "gufi di Snyder". Ora con la nascita di questa WAG possiamo veramente sperare che si possa portare avanti un progetto che non si fermi solo a questi mattoncini ma che provi ad andare oltre, e sembra che già lo stiano facendo... ma insomma parliamo del film in sè.
L'idea di trasportare il mondo lego al cinema poteva rivelarsi anche avventata e forzata, invece tutti poi abbiamo dovuto ricrederci, soprattutto per come poi ci è stata messa davanti. Il duo Lord-Miller infatti è astuto e geniale nel modo in cui decide di muovere e di gestire le varie "costruzioni", con un ritmo scattante, cartoonesco, vivave, colorato che non puo' non impressionare, sia grandi che piccini. E' infatti facile affermare che la veste grafica è quello che alla fine rimane di una pellicola dalla trama abbastanza stravista che pero' assume un certo senso soprattutto sul finale, molto bello ed emozionante. Le battute sono per lo più riferite ai più piccoli e probabilmente dopo un certo tempo annoieranno e risulteranno ripetitive per noi più grandicelli, ma comunque non fastidiose. E' infatti agli spettatori più giovani che il duo si rivolge, soprattutto nel messaggio importante che il film vuole trasmettere. E' infatti un inno all'immaginazione, alla collaborazione, all'essere quel che si è e a far uscire fuori tutto quello che si puo' da noi stessi, non rimanendo bloccati e chiusi dentro al librettino delle istruzioni che ci viene dato dentro la scatola del nostro lego.
Per quanto mi riguarda io sono un gran patito di questi piccoli mattoncini fin da piccolo, quindi mi ci sono ritrovato molto nella logica delle costruzioni che viene mostrata e nei vari riferimenti ai pezzi reali con cui noi "lavoriamo" con la fantasia. Inoltra le varie continue citazioni risultano sempre ben accette dai fan delle varie saghe e dei vari personaggi. Insomma un opera riferita molto ai ragazzini, ma da vedere anche per i più grandi soprattutto per le coloratissime immagini e alcune genialità mica da poco.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta