Regia di Phil Lord, Chris Miller, Chris McKay vedi scheda film
Grande successo di critica e pubblico negli USA hanno fatto di questo primo lungometraggio dedicato ai più famosi mattoncini un vero caso e già un piccolo cult, anche se qui in Italia ha avuto decisamente meno eco.
Immeritatamente, perché si tratta di un film d'animazione indubbiamente molto ben realizzato e parecchio originale rispetto alla media odierna, oltre che spassoso anche se forse più adatto a grandi che bambini, date le svariate citazioni, cinematografiche e non, di cui è costellato.
La trama è quasi un crossover tra varie storie fantasy, con vaghi richiami a Matrix, al Signore degli Anelli, e nel sorprendente finale, perfino a Toy Story, e vede protagonista l'operaio comune e sempliciotto che, venendo scambiato per una sorta di messia della rivoluzione in atto contro un tirannico e fantomatico presidente che vuole congelare il movimento, si ritroverà catapultato in una rischiosa missione che gli farà riscoprire la sua vera indole e le sue capacità.
Il potere dell'immaginazione e del gioco, l'importanza del singolo nel cambiare la società, la noiosità e la bruttezza della conformità, sono i principali argomenti che intessono la trama avventurosa e piena di ritmo, ma forse più fruibile da una certa età in poi, sia per il soggetto, che per le citate suggestioni, meno immediate per un bambino, cui probabilmente potrebbe anche risultare sgradita e ostica la grafica "robotizzata" e meccanica.
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