Regia di Jim Jarmusch vedi scheda film
Questo film ha sicuramente un'utilità sociale, risponde all'annosa questione sollevata da molti adolescenti: "cosa succederebbe se davvero si avverasse il proposito di amare per sempre una persona?"
Guardate questo film e lo capirete, vi fareste due palle così stratosferiche da augurarvi piuttosto una morte veloce dopo il primo rapporto sessuale. Al di là dell'approccio originale di questa pellicola che cerca di raccontare la quotidianità di due amanti del regno delle tenebre, l'unica cosa che domina tutto è la noia. La regia di sicuro non aiuta, diluendo in poco più di due ore ciò che poteva essere raccontato in un cortometraggio, al prezzo di pallosissime passeggiate underground sottolineate da pochi accordi dissonanti di chitarra. Cosa avranno da raccontarsi due amanti che si conoscono da oltre due secoli? Nulla. Poesia, musica, passeggiate in macchina a parlar praticamente di nulla.Il diversivo dovrebbe essere l'ombra terribile della sorella di lei che a giudicare dai sogni premonitori che tutti fanno dev'essere una specie di regina del male. Invece no, arriva in scena ed è solo una ragazzetta viziata e volubile che vive il vampirismo un po' alla vecchia maniera, senza procurarsi bocce di sangue ma attaccandosi ogni tanto al collo di qualche sfigato. Insomma quella che voleva essere una pellicola nuova sull'argomento finisce per andare a pescare nei soliti cliché, salvo offrire qualche variazione sul tema di nessuna influenza. Vedi i proiettili con bossolo metallico ma punta rigorosamente in legno durissimo, anziché i soliti paletti, oppure la necessità di sangue praticamente purissimo e rigorosamente di gruppo 0 Rh negativo (se no vanno in agglutinazione, I suppose). Uno dei vampiri in effetti morirà proprio per aver ingerito sangue infetto, dopo generazioni di suoi simili che negli altri film hanno bevuto sangue di topi e di ogni sorta di animale privo di controlli igienici e profilattici appropriati. Brava come sempre Tilda Swinton ma questa pellicola resta inguardabile.
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