Trama
Robyn Davidson (Mia Wasikowska), intrepida viaggiatrice e scrittrice, nel 1977 decide di sfidare le sue forze partendo per un trekking solitario di 2700 chilometri, che da Alice Springs la condurrà verso l'oceano Indiano attraversando tutto il deserto australiano. Accompagnata solo dal suo cane e quattro imprevedibili cammelli, è seguita da vicino dal fotografo Rick Smolan (Adam Driver), che cattura le immagini per il National Geographic. Durante l'epico e straordinario viaggio in uno degli ultimi luoghi più selvaggi al mondo, Robyn imparerà a fare l'impensabile e ad apprezzare il piacere della vera solitudine.
Approfondimento
TRACKS: L'EPICA AVVENTURA NEL DESERTO DI ROBYN DAVIDSON
Diretto da John Curran e finanziato dagli stessi produttori di Il discorso del Re, Tracks si basa sulla storia vera di Robyn Davidson, colei che, nel 1977 poco meno che trentenne, percorse oltre 2700 km dello spettacolare ma ostico deserto australiano in compagnia del suo fedele cane e di quattro imprevedibili cammelli. A documentare a intervalli regolari le tappe del viaggio fu il giovane e carismatico Rick Smolan, fotografo della rivista Time e del National Geographic, la cui presenza venne accettata a malincuore dalla Davidson in cambio dei finanziamenti di cui necessitava per portare a termine la sua impresa. Per la Davidson, infatti, le visite di Smolan rappresentarono in un primo momento solo un'intrusione poco gradita nella sua solitudine e compromettente per la sua avventura. Tuttavia, tra i due - così diversi tra loro - con il tempo si creò una strana e duratura amicizia. Il reportage della traversata venne pubblicato nel marzo nel 1978 dal National Geographic con un articolo scritto dalla stessa Davidson e le foto scattate da Smolac, catturando l'attenzione mondiale colpita dal fatto che un'impresa del genere fosse stata portata a termine da una donna. Lo stesso viaggio, inoltre, fu al centro del libro di memorie che la Davidson scrisse prima del 1980 e chiamò appunto Tracks, divenuto un best seller internazionale.
Ambientato sullo sfondo di uno dei territori più selvaggi, pericolosi e mozzafiato della Terra, Tracks ripercorre il viaggio di Robyn, mostrando i limiti fisici ed emtivi che la giovane donna si ritrovò ad affrontare e testimoniando come portare a termine qualcosa ritenuto impossibile sia solo una questione di ferma volontà.
I PERSONAGGI PRINCIPALI
Prima che la sceneggiatura di Tracks - firmata da Marion Nelson - fosse pronta, i produttori hanno voluto trovare l'attrice a cui affidare il ruolo di Robyn Davidson in modo da coinvolgerla direttamente nello sviluppo del personaggio. La scelta è ricaduta sulla giovane attrice australiana Mia Wasikowska, in grado di portare sullo schermo l'alone di mistero che ha da sempre avvolto la Davidson. Una volta impegnatasi nella realizzazione del film, la Wasikowska ha voluto viaggiare nel sud dell'Australia per prendere dimestichezza con i cammelli, che sarebbero stati suoi compagni di set, ed incontrare la vera Robyn Davidson, che le ha dato consigli su come interagire e lavorare con gli animali. Il ruolo del fotografo dalla parlantina veloce Rick Smolan è invece affidato al giovane statunitense Adam Driver, conosciuto per la serie televsiva Girls.
Durante la traversata del deserto, uno degli incontri più affascinanti che Robyn fa è quello con l'anziano e rispettato aborigeno Mr. Eddy. Nonostante questi parli solo il pitjantjatjara (un'antica lingua), da lui Robyn impara molto sul territorio che sta attraversando e sulle tradizioni del posto, dando vita a un legame con l'uomo che trascende di gran lunga ogni barriera linguistica. Per interpretare Mr.Eddy è stato scelto Rolley Minutma, originario della stessa zona del vero Mr. Eddy e appartenente alla stessa comunità aborigena.
UN LOOK NATURALE
Girato nel deserto australiano all'inizio della stagione calda (in particolare, tra gli stati di South Australia e Northern Territory), Tracks conta sul lavoro della direttrice della fotografia Mandy Walker, che ha scelto di girare in 35 millimetri - per restituire la luce naturale e la vasta gamma di colori offerti dal paesaggio circostante - e con due differenti videocamere, in grado di catturare sia le esperienze fisiche che quelle emotive del viaggio. A rendere ancora più naturali le immagini di Tracks sono poi gli accurati interventi della scenografa Melinda Doring e della costumista Mariot Kerr, che hanno tratto ispirazione dalle vere fotografie scattate da Rick Smolan e dai consigli (soprattutto sui costumi, sui parei e sul sarong, che riflettono le varie tappe del viaggio con il passare del tempo) della stessa Robyn Davidson.
Note
Il film di Curran funziona meglio quando assedia un’assenza di spiegazione, pedinando la sua protagonista nella difficoltosa organizzazione del viaggio, tra scetticismi collettivi e aperte ostilità. Poi si dimentica di assecondare la sua urgenza di silenzio e solitudine, soffocandola con una colonna sonora orchestrale, sprofondandola dentro abbacinanti paesaggi che conservano lo stesso spessore di una cartolina. Il sole batte forte sul capo determinato di Mia Wasikowsa, ma fallisce nel rivelare le zone d’ombra dietro le sue cicatrici.
Trailer
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Commenti (3) vedi tutti
Di una noia mortale, purtroppo non sono riuscita a empatizzare con la protagonista nonostante il tentativo, ho trovato la Wasikowska priva di espressione in questa circostanza. Assopente, anche se sicuramente l'argomento non aiuta.
commento di frasierDa vedere... incetrato tutto sul viaggio come ricerca di se stessi. Semplice lineare, ma mai noioso o banale, si gioca tutto alla luce del sole... con continui flash-back nei ricordi che poi danno il senso a tutto....
commento di gacUna specie di "Into the Wild" in chiave femminile, con un personaggio un po' malmostoso che, come è naturale, probabilmente farà più presa sul gentil sesso. Difficile comunque raccogliere in due ore di film un'esperienza/viaggio di 9 mesi.
commento di movieman