Regia di Daniel Stamm vedi scheda film
Con l'avvento di Netflix e della magnifica serie "Black Mirror", portata al successo proprio dal famoso servizio streaming, sono nati tutta una serie di film, di pura serie B, che, in qualche modo, ne ricalcano il format, ampliandolo e sporcandolo un poco, giusto per sembrare Cinema. "13 Peccati" è proprio figlio di quell'impianto, in bilico fra thriller e horror, con un semplice plot, ma accattivante, in grado di coinvolgere senza tanti pensieri, per la canonica ora e mezza di durata. Una sfida a più livelli, sempre più difficili e assurdi, di cui non si sa nulla del manovratore occulto (tipico) e in cui si finisce per essere pedine sempre più manovrabili. Il tutto è costruito senza infamia e senza lode da questo Daniel Stamm, un mestierante, che prende attori di seconda fascia, bravi per il ruolo, e un Ron Perlman che è qualcosa di più ma che è usato piuttosto male, e infila quasi subito la marcia superiore tanto che alle incongruenze e forzature, non ci si fa poi tanto caso. Il prodotto è questo e fa egregiamente il proprio lavoro. Tutto qui, prendere o lasciare. Non si cerca nessuna gloria cinematografica, non si cerca nemmeno il culto, si cerca solo di finire visti quantomeno sulla TV via cavo americana. Tutto molto onesto ma mi ha garantito un'ora e mezza di pura evasione. E va benissimo così.
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