Regia di Harald Zwart vedi scheda film
Mah, premetterei che questo film è un po’ una cagata. C’è un po’ di tutto, lo definirei il minestrone delle ultime mode fantasy. E inoltre, pure partendo benino, alla fine ha una storia che è sia inutilmente incasinata, sia, a cercare bene, mi sa pure con dei buchi logici. Siamo nel mondo della magia, dei cacciatori di demoni, dei vampiri (e dei lupi mannari, ovvio), della tipa fighetta che è potente e non lo sa, del tipo che si innamora di lei, etc.. etc… ormoni adolescenziali a mille, ma che hanno ormai rotto le balle. Tratto da un romanzo, anzi da una serie di romanzi, non mi capacito come facciano gli stessi a vendere raccontando sempre la stessa solfa. Il film ha alcune buone cose, alcuni buoni momenti, specie all’inizio, ma poi arriva perfino ad annoiare. Paga sicuramente il dazio di essere non il primo film (o romanzo) a parlare di questi argomenti, ma il milionesimo. Forse anche il pubblico si è rotto, non ha gradito molto questo e anzi, ne ha decretato il terribile flop. Già prima che uscisse, i produttori parlavano del seguito (i romanzi sono parecchi); ora che si sono scottati, pare che: intanto il seguito mai, e caso mai prenderanno la strada del serial tv, che magari funziona anche meglio. Curioso come in realtà la serie (romanzo e film) si chiami The mortal instruments e come invece qua da noi siano diventati entrambi Shadowhunters. Io comunque darò 5.
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