Regia di Federico Fellini vedi scheda film
Un Fellini visionario come non mai
Che Fellini non fosse un regista immediato e sempre amato è fuori di dubbio, però che fosse un visionario e un regista che sa usare le metafore come nessun altro sono tutti d’accordo. Anche in questo film prevale c’e una metafora forte, stavolta atroce e sanguinante, quella dell’Italia degli anni ‘70 quando il crinale fra regole e libertà era ogni giorno messo in discussione. La metafora dell’orchestra fatta di mille sensibilità degli orchestrali con la guida di un direttore autoritario è la più fedele rappresentazione di quegli anni. Ci sono anche tanti simbolici, eventi fantastici (come la grande sfera che si abbatte sulla sala), dialoghi surreali a condire l’universo felliniano. Film da vedere e rivedere perché di registi così non ce sono più. È incredibile come riesca a mettere in questo film di poco più di un'ora l'impegno, la poesia, il dramma, l'amore, la fantasia, le musiche,
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