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Mondo cannibale

Regia di Jesus Franco, Franco Prosperi vedi scheda film

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La recensione su Mondo cannibale

di mm40
2 stelle

Uno studioso, con moglie e figlioletta, si reca per lavoro su un'isola abitata da cannibali. L'esito è abbastanza scontato: sbranata viva la moglie, rapita la bambina, amputato un braccio a lui, che però riesce a scappare. Una decina d'anni più tardi l'uomo torna su quei luoghi con una spedizione pronta a tutto; compie così l'incredibile scoperta: sua figlia, divenuta adulta ormai, è l'idolo della tribù cannibale, che prontamente attacca anche i nuovi arrivati.


La confusione fra i due Franco Prosperi del cinema italiano non poteva essere più alta di così: con questa pellicola Franco/Francesco (il regista classe 1926 di opere popolari del calibro de L'altra faccia del padrino, La settima donna o Tecnica di un omicidio) invade platealmente i territori del Franco classe 1928 già sodale di Gualtiero Jacopetti in Mondo cane (1962) e autore di altri lavori di simile stampo. Questa entrata a gamba tesa è comunque in linea con la filosofia del Prosperi del 1926, artigiano sperimentatore che non ha mai disdegnato alcun genere pur di lavorare; qui a dirla tutta viene affiancato in regia da (o, in alcune versioni del film, cura la supervisione della regia di) Jesus/Jess Franco, altro nome di una certa rilevanza in particolare nel campo dell'horror. Mondo cannibale, uscito anche come La dea cannibale, è quanto di più pretestuoso e inconsistente si possa immaginare per l'epoca – poi, come è noto, il cinema di genere declinerà ulteriormente spingendosi verso realtà sempre più poveristiche a ridosso dell'amatoriale; una giungla senz'anima, qualche attore non proprio eccellente, un copione di pochi fatti, scarne battute e, quanto più conta qui, qualche scena moderatamente splatter a fornire il giusto carburante alla pellicola: altro non c'è. La sceneggiatura, che dovrebbe essere dello stesso Franco sotto pseudonimo (A. L. Mariaux oppure Jeff Manner, a seconda della versione), dev'essere stata scritta in non più di una mezzoretta; nel cast i nomi più interessanti sono quelli di Al Cliver e Sabrina Siani. Contemporaneamente Franco e Cliver giravano nelle stesse locations Il cacciatore di uomini (1980), dalla trama non più complessa di quella di Mondo cannibale. Quest'ultimo titolo sarà infine ripreso pari pari da Bruno Mattei per un suo lavoro del 2004; a dare il via alla stirpe ci aveva comunque già pensato nel 1976 Ruggero Deodato col suo Ultimo mondo cannibale. 2/10.

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