Regia di Dean Parisot vedi scheda film
Dopo 8 anni di fiction e tv-movie, il regista Dean Parisot torna al cinema e con risultati sopra le aspettative. Pur restando una commedia d'azione senza particolari pretese, questo RED 2 è infatti molto più riuscito e divertente del primo grazie ai personaggi indovinati, ad un aumento della dose di spettacolarità e al contenimento di eccessive buffonate. Del resto la tecnica di riunire tante vecchie glorie del cinema in un unico film, attuata anche da Stallone nella saga degli expendables, si rivela spesso efficace. La storia vede l'ex agente della CIA in pensione Frank Moses, finire nel mirino dei servizi speciali in seguito ad un post su internet che riporta la notizia del suo coinvolgimento in una vecchia operazione segreta. Assieme alla mogie Sarah, ai colleghi Marvin e Victoria e al sicario coreano Han, Frank si trova così protagonista di un'intracata avventura per trovare una potente arma di distruzione di massa nascosta al Cremlino. Questa era stata creata molti anni prima dall'anziano scienziato Bailey, il quale ha un folle progetto in mente. Lo stile di realizzazione resta sempre il medesimo, ma mentre il precedente non mi era piaciuto affatto questo l'ho apprezzato in modo maggiore. Il cast è perfetto e sfruttato nel migliore dei modi: vedere Willis, Hopkins, Malkovich, Louise Parker... recitare insieme fa già curioso e poi tutti si mostrano ancora in gran forma a dispetto delle età più o meno avanzate inscenando freqeunti gag riuscite. Tra sparatorie, esplosioni e inseguimento continui viene anche notevolmente ampliata l'imponenza delle scene d'azione, che non risultano inferiori rispetto ai film di James Bond o X-man. C'è poi anche Byun hung-Lee, in grado di inserire qualche buona sequenza di arti marziali che non ci stanno mai male. Il film gode di altri punti di forza oltre alla tanta spettacolarità, essendo sostenuto anche dalle numerose trovate escogitate e ovviamente dalla simpatia dei membri del cast. Alcuni punti sono piuttosto inverosimili e per i miei gusti rimane troppa ironia, ma come titolo di puro intrattenimento direi che è tra i migliori dell'anno
Ottima, come tutti gli altri
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