Regia di Antoine Fuqua vedi scheda film
Era dai tempi del secondo capitolo della saga di DIE HARD che la risaputissima trama "eore contro terroristi" non veniva mostrata in modo così spettacolare e convincente. All'inizio il film non mi attirava particolarmente, malgrado il regista fosse colui che diresse l'esordio americano di Chow Yun-fat con REPLACEMENTE KILLER. Solitamente preferisco infatti film del genere un po' più di nicchia, magari costruiti su budget assai meno elevati ma maggiormente focalizzati sulle arti marziali. Questa volta però mi sono dovuto veramente ricredere e anche Gerard Butler, che non vedevo molto adatto al ruolo, si dimostra invece incisivo e bene in parte. La storia vede Butler nei panni dell'agente Mike Banning, che lavora come guardia del corpo del presidente degli Stati Uniti. A seguito di un incidente automobilistico dovuto al maltempo, Mike riesce a salvare il presidente ma non la sua first lady venedo così trasferito agli uffici in quanto la sua presenza ricorda quel brutto avvenimento al leader politico. Trascorrono 18 mesi e la Casa Bianca si appresta a ricevere il primo ministro della Corea del Sud, al fine di discutere su come affrontare la minaccia militare proveniente dalla Corea del Nord. Mentre è in corso la riunione, la città di Washington subisce un vero e proprio attacco militare con aerei dell'utlima generazione. Un gruppo di terroristi nordcoreani guidati dal perfido Yang (Rick Yune) intendono infatti impossessarsi della Casa Bianca, prendendo in ostaggio le maggiori cariche del governo e il presidente in persona. Tra i terroristi e le guardie dell'edificio governativo si instaura così una vera e propria guerriglia ad armi da fuoco, che però viene vinta dai primi i quali raggiungono il bunker dell'abitazione presidenziale. Mike, che lavora nelle vicinanze, assite a quanto sta avvenendo e riesce a penetrare all'interno dell'edificio diventando l'unico punto di contatto con le autorità che seguono la vicenda. I problemi diventano ancora più complicati quando si comprende che il vero obiettivo degli uomini di Yang è quello di decifrare un codice segreto per far saltare delle testate nucleari sul suolo americano comportanti effetti devastanti, Mike diventa presto l'uncia possibilità per bloccare il folle proposito. Devo dire intanto che le critiche poste al film in quanto patriottico non le trovo corrette, in primo perchè non lo considero un difetto e poi non è affatto una caratteristica limitata al solo cinema americano. Basta infatti pensare al finale di THE DEFENDER con la bandiera cinese che sventola dietro al primo piano trionfante di Jet Li, per non parlare addirittura di THE FOUND OF A REPUBBLIC. A parte questo il film è veramente ben realizzato, con diversi momenti di esaltante spettacolarità e una drammaticità inaspettatamente elevata. Certo il tutto è abbastanza prevedibile seguendo fedelmente ogni stereotipo del genere, ma qui il risultato è nettamente superiore alla quasi totalità delle pellicole simili. Vi sono infatti un ritmo sempre sostenuto, un cast di ottimo livello e una tensione costante e crescente fino all'epilogo conclusivo. Ben girate inoltre anche le sequenze d'azione, Con Butler che pur non avendo abilità marziali se la cava discretamente inscenando anche un ottimo scontro finale con Yung. Un titolo quindi interessante e molto sopra alle aspettattive che lascia presagire, tra i numerosi blockbuster degli ultimi anni direi uno dei migliori.
Ottima, ormai una garanzia per questi film
Ottima
L'età avanza ma riempe sempre lo schermo
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