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La prova d'amore

Regia di Tiziano Longo vedi scheda film

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La recensione su La prova d'amore

di mm40
2 stelle

Angela ha sedici anni e si innamora ricambiata di Gianni. Tanto forte è il sentimento che la ragazza decide di concedergli la prova d'amore – insomma, gli consegna la sua verginità. Ben presto però Angela scopre che Gianni se la intende con una donna più grande di lui, e così pure che la madre della ragazza tradisce suo padre. Tragedia.


Questa è la quarta regia per Tiziano Longo, oscuro mestierante del cinema nostrano che attorno alla metà degli anni Settanta riuscì a girare sette pellicole in poco più di quattro anni (!), per poi scomparire prematuramente, poco più che cinquantenne. La prova d'amore nasce da un suo soggetto, trasformato in sceneggiatura da Piero Regnoli, ed è un'opera invero traballante che nasce come commedia scollacciata adolescenziale, si sviluppa proseguendo su tali binari e si conclude virando drasticamente negli ultimissimi minuti verso la tragedia: le perplessità sono assolutamente legittime. Un film difficile da inquadrare, che adotta i canoni del melodrammone strappalacrime tipico di quell'epoca, dopo un'ora e mezza di pierinate in salsa di Malizia: qualcosa dev'essere andato storto in fase di scrittura, o magari la produzione ha richiesto un finale differente da quello previsto in origine e se ne è dovuto approntare uno tragico lì per lì, all'ultimo momento, mandando a quel paese la già traballante logica della storia. Le idee a ogni modo sono tutte riciclate: la donna matura che fa da nave scuola al ragazzino, i giovani maschietti ossessionati dall'infilarsi in qualsiasi paio di mutande femminili, il sesso come strumento di liberazione – questo su un piano unisex – e la verginità femminile come glorioso trofeo da esporre per i maschi che la colgono. Sbadigli, qualche seno sventolato qua e là, un intreccio davvero piatto e una manciata di volti e nomi più o meno noti a costituire le uniche attrazioni possibili per un simile lavoro: Bruno Zanin (incredibile pensare che pochi mesi prima aveva girato Amarcord con Fellini), Ely Galleani, Adriana Asti, Gabriele Ferzetti, Françoise Prevost, Jenny Tamburi, Stefano Amato. 2,5/10.

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