Regia di Vittorio Moroni vedi scheda film
In una provincia anestetizzata e disumana, livida e inerte come pietra, Kiko si fa male da solo per attutire un dolore più profondo, quello della morte accidentale del padre. Ogni adolescenza coincide con la guerra, ma nel nordest desolante dove vive la sua esistenza da liceale emarginato, quella di Kiko è una battaglia persa su tutti i fronti. Figlio di madre filippina sottomessa a un nuovo compagno abusivo, ama la scuola ma vede inabissarsi i suoi voti perché costretto dal patrigno, che sfrutta anche un variegato gruppo di immigrati clandestini, a lavorare in cantiere. Una via di fuga gli si presenta con le sembianze di Ettore, sedicente amico del defunto padre e mentore autoproclamato: scrivendo domande e risposte sui sassi, lo guida attraverso la filosofia dei greci e quella quotidiana, fino alla tragica rivelazione sul reale motivo del suo interessamento.
Moroni fa tesoro della sua esperienza nel documentario incollando la macchina a mano al suo giovane interprete, per restituirne la verità. Quando però l’inquadratura si allarga al contesto sociale, lo script pecca di eccessiva buona volontà nel tentativo di raccontare, senza uscire dal suo minimalismo, il dramma degli immigrati e quello del lavoro sommerso, l’elaborazione del lutto e quella della malattia, l’amicizia e il risvolto melodrammatico più eclatante. Le spalle del film, come quelle di Kiko, sono troppo fragili per reggere tutto il peso di troppi temi.
Scarica l'app gratuita FilmTv digitale per iPad!
Copia singola 1,79 € - Abbonamento 6 mesi 34,99 € - Abbonamento 12 mesi 59,99 €
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta