Regia di David Ayer vedi scheda film
David Ayer continua a rimanere un gran mistero (ad esempio, non capisco come possano avergli affidato un blockbuster attesissimo come Suicide squad) e con Sabotage tocca nettamente il punto più basso della sua carriera.
Un film che non si sa da che parte prendere e che riesce nell’impresa di peggiorare passo dopo passo.
Il team Dea capitanato da John Wharton (Arnold Schwarzenegger) è chiamato agli assalti più rischiosi ai narcotrafficanti, ma durante un’operazione tutti hanno ben chiaro in mente di far sparire parte della refurtiva.
Ai piani alti se ne accorgono e parte un’indagine, ma intanto il denaro accantonato è scomparso nel nulla e presto cominciano a morire anche gli uomini della squadra.
Sul caso indaga l’agente Caroline Brentwood (Olivia Williams), John sembra voler collaborare, ma gli obiettivi di ognuno dei coinvolti è nebuloso.
David Ayer declina il revenge movie anni ’80 con il suo amato poliziesco, ma sembra un po’ tutto lasciato al caso, per non dire che si è cercato di aggravare la situazione, perché questa appare un’ipotesi plausibile se si considera il caos creato e tutte le pregiudiziali che rimangono non legabili in alcun modo tra loro.
Infatti, la sceneggiatura è a dir poco contorta e incredibilmente lacunosa, in più il montaggio sclerotico e fuorviante aggrava le cose.
In più, la patina generale, per immagine e sviluppo, richiama la strada del b-movie, ma manca completamente l’onestà necessaria per poter accettare quanto mostrato.
Rimane salvabile giusto l’attenzione per le tecniche militari/poliziesche, ma poi David Ayer sembra far di tutto per screditarle.
Difficile individuare il fine ultimo e anche pensare che un accrocchio del genere possa essere stato scientemente partorito, anche il finale pilotato (eh già, il distacco di Wharton dopo l’ultima azione è degno di David Copperfield) straripa ovunque.
Anche il ricco cast funziona male, si salvano giusto le interpreti femminili; Mireille Enos è un’inaspettata scheggia instabile e incontrollabile, mentre Olivia Williams le prova tutte per proferire credibilità, ma quando Caroline si tromba John vorremmo nasconderci; incolpevole Arnold Schwarzenegger, ma anche i suoi più ottusi action movie anni ottanta rispetto a questo son degni dei maggiori premi (in quei casi infatti era tutto semplice e chiaro).
Piccola nota a margine; sul bluray sono presenti due finali alternativi che riportano una resa dei conti completamente diversa vista dall’ottica di John e di Caroline attraverso il loro confronto; rispetto a quella scelta, cambia il senso, più che altro ci si ferma a uno step precedente, ma la risoluzione rimane in entrambi i casi quasi amatoriale (in fondo, uno dei due sembra sempre un principiante).
In ogni caso, poco sarebbe cambiato, Sabotage rimane un action thriller fuori controllo, soprattutto la maggior parte delle idee sono talmente assurde, o semplicemente poco spiegate o logiche, che non rimane ch alzare le mani in segno di resa.
Inspiegabile.
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