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Sabotaggio

Regia di David Ayer vedi scheda film

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La recensione su Sabotaggio

di YellowBastard
4 stelle

David Ayer, storico sceneggiatore di Training Day e Fast & Furious, passato dietro la macchina da presa (sembra) con buoni risultati (!?) e saltato agli onori della cronaca per Fury, sopravvalutata (parere personale) pellicola bellica e famoso (o famigerato?) per il film DC Suicide Squaid, scrive e dirige questa pellicola incentrata ancora una volta su tutori dell'ordine che, vuoi per avidità, vendetta o per pura adrenalina, si trovano sul limite della legalità, perennemente in bilico tra bene e male.

Un tema che da sempre lo affascina e che ritroviamo spesso in molti dei suoi lavori.

 

El Cine según TFV: Un mundo sin piedad: “SABOTAGE”, de DAVID AYER


Ayer ha un suo stile visivo ben preciso, molto "guerrilla-cam" e con un occhio vivido e sporco, forse ancora un pò troppo televisivo ma con delle belle scene action girate alla maniera della "vecchia" scuola, con un esagerato e a volte macchiettistico uso del "gore" e del sangue ad effetto mentre sul piano esclusivamente narrativo il film di Ayer è un poliziesco "scorretto" pieno di inseguimenti e sparatorie, molto (!?) cattivo e violento.
Ayer dimostra quindi di conosce bene la materia e i tempi dell'action, ha a disposizione dei buonissimi interpreti oltre alla "star" Arnold Schwarzenegger e un cast abbastanza interessante (Sam Worthington, Mireille Enos, Joe manganiello, Josh Holoway, Olivia Williams), forse non ha un budget stratosferico ma comunque importante e un look dei personaggi decisamente "cool" e interssante, molto ispirato.

Sabotage (Film, 2014) - MovieMeter.nl

Eppure il film non funziona per niente.
La storia in realtà è puro pretesto e, alla fine, risulta anche piuttosto illogica come situazione.
La sceneggiatura è spesso imbarazzante tra personaggi piazzati a caso e senza un vero costrutto o scritti e filmati perennemente sovraeccitati o in totale overacting, il personaggio di Arnold spesso è in contraddizione con se stesso quasi non si sapesse bene che strada prendere, ci sono diverse situazioni incomprensibili o totalmente illogiche e la stessa regia di Ayers è a volte troppo dispersiva e non sempre funzionale al racconto.

Peccato perchè, nonostante tutto, esteticamente il film ha anche un suo perchè.

 

VOTO: 4,5

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