Regia di Wim Wenders, Juliano Ribeiro Salgado vedi scheda film
Quando due tra i più grandi artisti della nostra epoca conciliano meravigliosamente le loro visioni differenti del mondo che ci circonda, nasce un tale capolavoro, magico ed emozionante. Vita e morte, povertà e benessere, decadenza e rinascita, guerra e pace, stupore e sconcerto: il viaggio definitivo tra le meraviglie e le disgrazie del mondo. 8,5
Quando due tra i più grandi artisti della nostra epoca, ai vertici dell'ispirazione, conciliano meravigliosamente le loro visioni differenti del mondo che ci circonda e trovano un punto in comune ognuno nella poetica dell'altro, allora nasce un capolavoro magico ed emozionante come Il Sale della Terra. Attraverso questo documentario anti-convenzionale, Wim Wenders non solo racconta (benissimo) il processo creativo che c'è dietro ogni fotografia di Sebastiao Salgado, ma mette da parte i buoni sentimenti e lascia parlare le immagini, vitale strumento di comunicazione che qui raggiunge una potenza espressiva strabiliante. Infatti, anche se spesso le storie che si celano dietro molti scatti sono commentate e circostanziate dal fotografo, alla fine sono sempre le immagini in bianco e nero, con il loro consueto respiro poetico, a prevalere sulle parole, sono loro le vere ruote motrici della narrazione, animate da un'ipnotica colonna sonora. Così, come Wenders racconta con la macchina da presa, Salgado racconta con la macchina fotografica; dalle sue storie, dunque, trasudano un'incredibile esperienza, un'inarrestabile curiosità e una perfetta consapevolezza dei meccanismi (economici e naturali) che muovono il Pianeta Terra, autentico paradiso terrestre popolato da una straordinaria diversità di esseri viventi e dotato di una ricchezza culturale e naturalistica sbalorditiva, il cui equilibrio è minacciato dall'irresponsabilità degli uomini (quelli civilizzati) che rischiano di perdere tutta la bellezza che hanno davanti agli occhi a causa della loro insaziabile sete di ricchezza (materiale). Entrambi grandi esploratori della condizione umana e del ruolo dell'uomo nel mondo, Salgado e Wenders mettono a confronto (e, a tratti, in contrasto) il mondo industrializzato con quello ancora puro e incontaminato da cui ebbe origine la vita miliardi di anni fa, facendoli interagire fra loro continuamente. Il risultato è costituito da opposti: vita e morte, povertà e benessere, decadenza e rinascita, guerra e pace, stupore e sconcerto. I due artisti, in bilico tra tempo e spazio, compiono il viaggio definitivo tra le meraviglie e le disgrazie del mondo e ci invitano, con solenne sincerità, a preservare le prime e a contrastare le seconde. Perché, in fondo, l'umanità è il sale della terra.
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