Regia di Wim Wenders, Juliano Ribeiro Salgado vedi scheda film
Rispetto alle aspettative, mi è sembrato che lo sguardo di Wenders e del figlio di Salgado fosse un po' troppo ai margini, probabilmente per dare spazio alla figura del fotografo (e alle sue fotografie), al suo cammino umano. O forse, lo sguardo di cui sopra è semplicemente "invisibile" perché sta nel montaggio, nella concezione stessa di questo documentario.
Personalmente ci ho rivisto un po' del cammino di Tiziano Terzani, quindi penso che l'enfasi (in effetti un po' lunga) sui morti del Sahel abbia voluto sottolineare il periodo di disillusione (per usare un eufemismo) nei confronti del genere umano. Un periodo che, dopo tanto orrore, avrà dato a Salgado la voglia di scappare da questo, per rifugiarsi nella natura senza l'uomo (la Genesi, appunto).
Comunque un film da guardare, anche per essere informati sull'Instituto Terra e sulla possibilità di "riparare" gli ecosistemi terrestri.
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