Regia di Marcello Fondato vedi scheda film
Un film che, soprattutto considerando il periodo, sarebbe potuto essere davvero interessante, come si può pensare dalle prime battute. Si parla, infatti, di annoiati turisti continentali che, in vacanza in Sardegna, si fanno portare da un intermediario sulle montagne da un latitante, che vende la propria presenza a centomila lire a turista.
Purtroppo, con il procedere degli eventi narrati, il film si spegne, abbarbicandosi ai soliti microconflitti tra i personaggi. Per di più, il bandito, che entra in scena quando siamo abbondantemente alla metà della storia, non è ben delineato nel copione ed è affidato ad un attore che in quel periodo interpretava di tutto, come lo svedese/irlandese (di nascita colombiana) Lou Castel. Ma la maggior parte degli interpreti sono assai spenti, compreso l'improbabile commissario di polizia Gabriele Ferzetti. L'unico davvero in parte sembra Luigi Pistilli, nel ruolo del borghese orgogliosamente destrorso, ma anche questo personaggio non è sufficientemente sbozzato dagli sceneggiatori. E sostanzialmente siamo di fronte, quindi, all'ennesima occasione mancata dal cinema italiano (l'esordiente Fondato mancava ancora di nerbo registico) di proporre un cinema spettacolarmente avvincente e contenutisticamente significativo.
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