Regia di Patxi Amezcua vedi scheda film
Thriller argentino trascurabile
Marcelo (Ricardo Darin) smarrisce i suoi due figli all’interno del palazzo della sua ex moglie. Il tempo di prendere l’ascensore lui, le scale loro e …puff! Scomparsi nel nulla…..Comincia così una disperata ricerca che spingerà un padre di famiglia a sospettare di tutti
Il semi esordiente Amezcua si affida al volto di Ricardo Darin, attore argentino noto ai più, per garantire un minimo di visibilità internazionale a questo thriller da camera girato e prodotto interamente in Argentina (Buenos Aires la location) L’attore però è lontano dai fasti del “Il segreto dei suoi occhi” e sforna un interpretazione un po’ fiacca, caratterizzata da improvvise esplosioni d’ira non sempre credibili.
Il film si svolge per lo più all’interno di un androne. Paragoni impossibili vengono alla mente: “Rec”, il primo fantastico episodio, dove il condominio diventava un bunker, oppure saltando di palo in frasca
“Breaking News”, action al fulmicotone di Johnnie To, anch’esso girato dentro un androne che diventa un campo di guerra.
“I segreti del settimo piano” non ha nulla di tutto ciò, però si lascia seguire con un certo interesse..se parliamo di medietà, che non significa mediocrità, ma semplicemente trascurabilità nel senso che vederlo o meno non cambierà poi tanto. Colpo di scena finale non proprio prevedibile e questo salva un po’ il film. Solo per chi è di bocca buona!!
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