Trama
Negli ultimi giorni di vita, Oscar Wilde è bel nel mezzo di una crisi pubblica. Intrappolato in un quadrato sentimentale in cui tutti - Constance, Robbie e Bosie - amano lui, Oscar è privato anche della propria libertà. Da poco uscito di prigione, è costretto all'esilio all'estero e ad affrontare i propri demoni.
Approfondimento
THE HAPPY PRINCE: GLI ULTIMI GIORNI DI OSCAR WILDE
Diretto e sceneggiato da Rupert Everett, The Happy Prince racconta gli ultimi giorni dello scrittore Oscar Wilde, genio della letteratura costretto a vivere in esilio, e dei fantasmi che li hanno infestati. La vicenda prende avvio a Parigi dove Wilde, senza un soldo e in cattive condizioni di salute, è ancora sconvolto dall'essere stato tenuto in prigione in Inghilterra per la sua storia d'amore con Lord Alfred Douglas Bosie. Tornato in libertà ma considerato un reietto, Wilde oscilla tra il dolore e la determinazione per vivere a pieno gli ultimi brandelli di piacere e bellezza concessi dal tempo che rimane ancora da vivere. Con il corpo sofferente e appesantito e la testa costantemente altrove, sopravvive grazie alla tua tagliante ironia e alla sua brillante intelligenza, cercando di rimanere il più a lungo fedele a se stesso. I suoi pensieri sono colmi d'amore ma anche di tradimento e si riversano su coloro che gli stanno vicini: Bosie, il suo agente letterario Robbie Ross, il suo grande amico Reggie Turner e l'ex moglie Constance. Dall'Inghilterra alla Francia all'Italia, il suo desiderio di lussuria e trasgressione lascerà spazio all'amore e a sentimenti più puri.
Con la direzione della fotografia di John Conroy, le scenografie di Brian Morris, i costumi di Giovanni Casalnuovo e Maurizio Millenotti, e le musiche composte da Gabriel Yared, The Happy Prince nasce dal desiderio di Rupert Everett di portare in scena la vita di Wilde conseguente all'arresto dopo aver interpretato lo scrittore nell'opera teatrale The Judas Kiss di David Hare, un'interpretazione che il quotidiano The Guardian ha salutato come la migliore della sua carriera. Dopo aver coinvolti vari soggetti internazionali nella produzione di The Happy Prince (tra cui l'italiana Palomar di Carlo Degli Esposti), Everett ha cominciato le riprese del film tenendo conto di girare nelle diverse parti d'Europa in cui la storia ha avuto luogo: Parigi, Napoli, Belgio e Baviera. Nonostante i chilometri percorsi e le difficoltà logistiche, le riprese sono andate avanti per soli 42 giorni, terminando il 23 novembre 2016. La lunga postproduzione ha però fatto sì che la prima del film avvenisse al Sundance Film Festival 2018 (e in seguito, fuori concorso, al Festival di Berlino dello stesso anno).
Il cast
A dirigere e interpretare The Happy Prince è l'attore britannico Rupert Everett, al debutto dietro la macchina da presa. Nato nel 1959, Everett ha debuttato a teatro nel 1981 nel dramma Another Country con il ruolo di Guy Bennett, personaggio che tre anni dopo ha nuovamente interpretato per la trasposizione… Vedi tutto
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Commenti (5) vedi tutti
Ultimi anni della vita di Oscar Wilde, prima regia di Rupert Everett, che ne è anche l'interprete. Discreto.
leggi la recensione completa di Furetto60Everett si danna a dare la giusta intensità al proprio personaggio, ma non convince del tutto. non sempre riesce a renderlo autentico, anche se la messa in scena è sicuramente dignitosa. il suo merito maggiore è di non avere glorificato il protagonista, al contempo geniale e profondo, ma anche capace di essere profittatore e un po' meschino.
commento di giovenostaProtagonista di una rivoluzione culturale che ha segnato un limite passando sulla sua pelle, Oscar Wilde ha indicato la strada. Dopo di lui la lotta è stata dura e ancora continua, ma l’eco delle battaglie si fa sempre più fievole, il diritto ad essere sé stessi si afferma, lui ha posto il problema, il tempo gli sta dando ragione.
leggi la recensione completa di yumeIl passion project di Rupert Everett sugli ultimi disgraziati mesi della vita di Oscar Wilde ci rende partecipi del dramma umano della caduta del grande autore attraverso la sentita interpretazione di Everett, che al debutto come regista se la cava dignitosamente.
leggi la recensione completa di port crosThe Happy Prince è un’opera prima pienamente riuscita. Il ritratto che Everett dipinge egregiamente si concentra sull’impossibilità dell’uomo (prima che autore) Wilde di sfuggire ai propri vizi e ne cattura efficacemente la sua essenza amletica.
leggi la recensione completa di Malpaso