Don Pietro vuole recarsi in Africa come missionario. Ma il furto della valigia gli fa conoscere la miseria dei vicoli napoletani dove i ragazzi vivono rubando, abbandonati dalle famiglie. Decide di restare e di fondare una città dei ragazzi. Gli inizi sono difficili, ma si rivela decisivo un aiuto anonimo di 60 mila lire. Il giorno dell'inaugurazione la polizia arresta però don Pietro: i soldi erano infatti la refurtiva accumulata da un camorrista. Resosi conto della situazione, il derubato ritira la denuncia e don Pietro può continuare la missione. Curioso piccolo film tra il neorealismo e la commedia, diretto con grazia da un esordiente Comencini, già attesnto al periodo dell'infanzia.
Proibito rubare Italia 1948 la trama: Don Pietro si accinge a prendere la nave nel porto di Napoli per recarsi in Kenya come missionario, però subisce il furto della valigia e così entra in contatto con un mondo di microcriminalità infantile dove i ragazzi abbandonati dalle famiglie vivono rubando . Viene talmente intimamente colpito da questo fenomeno che decide di… leggi tutto
Un prete missionario piemontese in partenza per il Kenya, di passaggio a Napoli, si accorge delle misere condizioni di vita in cui versano i bambini rimasti orfani: decide di fermarsi e cercare di fare qualcosa per loro, ma si scontra con l’indifferenza della gente e delle autorità. Il modello esplicitamente dichiarato è La città dei ragazzi, quindi sappiamo cosa… leggi tutto
Napoli, secondo dopoguerra. Un prete mette in piedi una struttura per bambini abbandonati, ma mancano i fondi. Improvvisamente arrivano cospicue donazioni; quando si scopre che in realtà si tratta di soldi che ingenuamente i bambini hanno ricavato vendendo merce rubata, però, il prete passa un brutto quarto d'ora.
Adolfo Celi aveva già recitato sul grande schermo… leggi tutto
Proibito rubare Italia 1948 la trama: Don Pietro si accinge a prendere la nave nel porto di Napoli per recarsi in Kenya come missionario, però subisce il furto della valigia e così entra in contatto con un mondo di microcriminalità infantile dove i ragazzi abbandonati dalle famiglie vivono rubando . Viene talmente intimamente colpito da questo fenomeno che decide di…
Un prete missionario piemontese in partenza per il Kenya, di passaggio a Napoli, si accorge delle misere condizioni di vita in cui versano i bambini rimasti orfani: decide di fermarsi e cercare di fare qualcosa per loro, ma si scontra con l’indifferenza della gente e delle autorità. Il modello esplicitamente dichiarato è La città dei ragazzi, quindi sappiamo cosa…
Piccolo film di Luigi Comencini, ambientato in una Napoli del secondo dopoguerra pervasa e permeata da un'endemica povertà e da una propensione "a fregare il prossimo" che, suppongo, non dovesse differire troppo dall'effettiva situazione della città in quel determinato periodo (soltanto allora?).
Che dire? Il gioco, nella prima parte, si regge sull'impatto, in verità…
Napoli, secondo dopoguerra. Un prete mette in piedi una struttura per bambini abbandonati, ma mancano i fondi. Improvvisamente arrivano cospicue donazioni; quando si scopre che in realtà si tratta di soldi che ingenuamente i bambini hanno ricavato vendendo merce rubata, però, il prete passa un brutto quarto d'ora.
Adolfo Celi aveva già recitato sul grande schermo…
I crismi del Neorealismo e di una Commedia amara ci sono tutti,a me e' sembrato per qualche passaggio o per una certa drammaticita' dei fatti,avvicinarsi abbastanza vicino a "Ladri di biciclette" gia' gran bel Film. Quindi direi che siamo in quella zona ed anche come opinione direi che e' un Film ancora godibile,pur essendo probabilmente da molti dimenticato.voto.8.
Fuori dalla nostra community, mi pare che il cinema sia anzitutto l’andare al cinema per vedere i film dell’ultima stagione, distrarsi un paio d’ore e commentarli all’uscita con il partner o con…
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Commenti (1) vedi tutti
Se vi è piaciuto “La città dei ragazzi” , imperdibile questo piccolo grande film pieno di grazia sublime ed amore per i ragazzi.
leggi la recensione completa di claudio1959