Regia di Mario Monicelli vedi scheda film
Pur non essendo il dramma il suo genere, Monicelli se la cava senza infamia e senza lode, confezionando un prodottino in linea con i simili lavori del periodo. C'è la profondità del personaggio di Don Paolo, c'è la disperazione e l'angoscia degli innocenti coinvolti nella stupida faida, c'è molto di struggente, di emotivamente forte, ma tutto essenzialmente umano, senza abusare di retorica pietista o cattolica, come sarebbe stato facile dato il prete-protagonista. E il finale non è nemmeno così positivo, pur ripristinando la quiete nel paese.
Don Paolo arriva in un paesino sardo dominato da due famiglie, da sempre rivali in una sanguinosa faida. Si intromette, cercando di mediare. Proprio quando apparentemente la situazione sembra riappacificata, il prete viene di nuovo trasferito e ricomincia la guerra fra le famiglie. Don Paolo ritorna ed il capofamiglia colpevole si consegna.
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