Regia di Dino Risi vedi scheda film
Il capitano Fausto Consolo/Vittorio Gassman ed il tenente Vincenzo/Torindo Bernardi , sono rimasti ciechi a causa di una manovra militare, che li ha menomati. I due ufficiali, quindi hanno preso la decisione di suicidarsi. Gassman parte da Torino, per raggiungere a Napoli il Bernardi. Viene designato come accompagnatore il soldato semplice Giovanni Bertazzi/Alessandro Momo, che viene nominato Ciccio dal cieco. Il solito Vittorio Gassman eccessivo, logorroico ed impetuoso colpisce il soldatino, che ne subisce il fascino ed il carisma. A Napoli c’è Sara/Agostina Belli , innamorata persa di Fausto fin dall’infanzia. Alla fine i due ufficiali tentano di mettere in atto il loro piano, ma falliscono. Bellissimo il finale, quando Fausto accetta di appoggiarsi alla sua innamorata Sara cui però fa presente di come sia difficile accompagnare un cieco, scena particolarmente riuscita per la musica di Armando Trovaioli, molto suggestiva . Profumo di donna uscito al cinema nel dicembre 1974 ebbe un buon successo commerciale ed il gradimento della critica. E’stato oggetto di remake importante nel 1992 ad opera di Martin Brest, Al Pacino premio Oscar per il ruolo. Secondo me Profumo di donna e’ con il sorpasso, un ottimo esempio di cinema di Dino Risi, Vittorio Gassman sempre protagonista, sulla cui eccellente interpretazione si poggia il film. Gassman per questo ruolo ottenne la palma d’oro a Cannes nel 1975. Gassman riesce a rendere il suo personaggio in modo corrosivo ed incisivo, un uomo frustrato dalla sua cecità e che percepisce la pietà delle persone intorno a lui. Lo spettatore capisce tutta questa sofferenza che trasmette quest’uomo che lotta contro questo disagio esistenziale. Bellissimo quando racconta il suo dolore al soldato accompagnatore, perché non potrà più vedere ed ammirare i corpi femminili cosa che più gli mancherà di più e potrà solo percepire il Profumo di donna. Film on the road, che parte da Torino, passa per Genova, dove fornisce un buon apporto e si ritaglia un bel ruolo Moira Orfei nella parte della prostituta che avrà l’ultimo rapporto sessuale con Gassman, passando per Roma dove il capitano, farà visita ad un cugino prete per avere la benedizione e termina infine a Napoli. Un viaggio simbolico verso la morte . La stessa morte che colpi’ Alessandro Momo perito in un incidente di moto. Il film uscì postumo, Momo era un attore giovane molto promettente, aveva avuto successo in Malizia e Peccato veniale con la stupenda Laura Antonelli, ci ha lasciati nel dolore più profondo a soli 17 anni che destino amaro povero ragazzo, chiudo citando il romanzo di Giovanni Arpino da cui il film fu tratto: Il buio e il miele
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