Regia di Dino Risi vedi scheda film
Grande Risi,Grande Gassman
Gassman, Vittorio, è stato uno dei più grandi attori di tutti i tempi, su questo credo nessuno possa avanzare obiezioni. In questo capolavoro di Dino Risi, ci regala una delle sue interpretazioni più intense ed emozionanti.Recitare il ruolo di un invalido cieco e senza braccio, non era impresa da poco, ma il nostro ci riesce in maniera starordinaria.La storia è bellissima e struggente, ufficiale dal brillante passato resta vittima d'incidente, che lo rende invalido e decide dopo un viaggio della memoria di farla finita, ma un atto d'amore o forse di paura alla fine lo salverà, questa è la sinossi stringata ed essenziale, ma in realtà il film è molto di più.E' la vicenda umana di un uomo intelligente e sensibile, reso cinico e coriaceo dalla sopravvenuta invalidità a cui pare non rassegnarsi, il rapporto che stabilisce col suo giovane attendente, Il povero Alessandro Momo, che di li a poco scomparirà a seguito di un tragico incidente stradale, è eccezionale, perchè mette a nudo le debolezze di un ragazzo semplice, senza ambizioni, che si lascia vivere, senza slanci, timido e riottoso, quasi depresso e di contro mette a fuoco la grande gioia di vivere di un uomo, che malgrado sia frustrato e condizionato dai suoi handicap è vivo, ama la vita e attiva i suoi sensi al massimo, diventando anche arrogante e sprezzante, quasi sempre su di giri, per compensare la crescente angoscia esistenziale.L'altalena tra questi due personaggi, distratto e superficiale il primo,attento e arguto il secondo,così antitetici,ma poi anche così in definitiva vicini, è la chiave di lettura di un film riuscitissimo che avrà, ahinoi un remake americano,con Al Pacino protagonista comunque bravissimo, ma è un altro film.Peccato che quando quest'ultimo ha portato a casa diverse statuette, il film di Risi non è stato nemmeno citato.
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